Ragnetti e lombrichi per insegnare ai bambini il rispetto dell’ambiente con Panthaku’.com!

Successo per la prima lezione del corso di botanica, grazie ad un papà volontario che ha aderito a “La banca delle abilità” di Ai.Bi.

“Credo che avere la terra e non rovinarla sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare”. Lo diceva Andy Warhol e oggi più che mai di green e di rispetto per l’ambiente si discute, dentro e fuori le aule scolastiche, per rendere consapevoli le nuove generazioni della sfida che li attende per salvare il pianeta.

Ecco perché non poteva mancare un laboratorio di botanica pensato da un papà tuttofare su misura per i più piccoli nell’ambito del percorso “La banca delle abilità”, inserito in “Panthakù.com”, il progetto con capofila Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini, selezionato da Con i bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

La mission del progetto è di creare una piazza virtuale di comunità, con al centro la scuola e i genitori come capitale umano e risorsa preziosa non solo per i propri figli. Grazie a “La banca delle abilità”, alle mamme e ai papà è stato chiesto di mettere a disposizione le proprie competenze e le proprie passioni per offrire a bambine e bambini, ragazze e ragazzi, l’opportunità di vivere un tempo extrascolastico con degli stimoli nuovi, tesi a implementare le loro skill e a far acquistare maggiore consapevolezza della realtà che ci circonda.

A proporre il laboratorio green è stato Francesco Conte, ingegnere elettronico con la passione per la natura e papà di Giovanni che, condividendo questo hobby familiare, non è stato solo tra i banchi ad ascoltare, ma ha vestito per l’occasione i panni dell’assistente. “Ho cercato di spiegare come generare gli alberi, riproducendoli dai semi. Quello che mi ha colpito, nel corso di questa prima lezione, è che gli alunni che hanno raggiunto la scuola Calcedonia per partecipare al progetto, sono rimasti felicissimi. Nei loro occhi ho visto tanta curiosità – racconta Conte – in particolare quando ho mostrato loro lombrichi e ragnetti per spiegare il suolo, gli animali che lo popolano e il ruolo che svolgono”.

Conte ha lasciato in dotazione una piccola serra e nelle prossime lezioni cercherà di spiegare ai ragazzi come coltivarla e come prendersene cura, “con l’obiettivo di inculcare loro l’amore per la natura e il rispetto per l’ambiente che oggi più che mai rappresenta una priorità che tutti dovrebbero avere a cuore”. E se la classe risponderà bene, si passerà, nelle tappe successive, all’analisi dei metodi di propagazione come ad esempio le talee. “Ho capito che l’importante è incuriosirli e renderli protagonisti. Proverò a coinvolgerli così come ho sempre fatto con i miei figli fin da quando erano piccolissimi”.

E se una rondine non fa primavera, un ragnetto potrebbe invece fare molto per le donne e gli uomini del domani chiamati a rimboccarsi le maniche e a lavorare sodo per evitare che, chi non ha rispetto per la natura, continui a infliggerle ferite dalle conseguenze pericolosissime.