“Laboratori 0 “: a Cagliari scoppia la primavera e comincia l’avventura, dentro e fuori!

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A Cagliari è scoppiata la primavera e così anche le bambine e i bambini fioriscono, soprattutto se guidati, ascoltati e visti. Emanuele Ortu è l’educatore che ha ideato e conduce i laboratori dell’Officina Famiglia curati dalla Libreria Tuttestorie nelle scuole dell’ICS Santa Caterina, che è uno dei partner del progetto OUTSIDERS. Gli abbiamo chiesto cosa sta succedendo, là dove i cuori e i pensieri stanno ricominciando a chiacchierare tra loro, con allegria e qualche emozione:

Ci racconta Emanuele: “Abbiamo felicemente chiamato le prime attività Tuttestorie del progetto Outsiders “Laboratori 0”. Abbiamo iniziato a marzo 2021 e a giugno completeremo questa prima fase con ben 50 laboratori. Questo vuole dire che condivideremo storie, riflessioni, esperienze con circa 500/600 tra bambine e bambini ( ogni classe fruirà di due laboratori) dai 3 ai 14 anni. In questo momento un’esperienza emotiva di riappropriazione di spazi e corpi che dà ossigeno alla nostra necessità di confronto, messa in discussione e piacere dell’incontro.
Ogni laboratorio si sta rivelando coerente con il suo nome: un punto 0. Nel senso di punto di partenza. Un’esperienza quasi unica e co-costruita con la singola classe e docenti.
La poesia di Chiara Carminati racconta questo percorso:

Viaggia, viaggia verso
Verso dove non ha molta importanza
Conta il tempo, il passo la distanza.

Viaggia verso
Viaggia con buon senso e direzione
Anche se ignori la tua meta.

Viaggia, viaggia verso
Qualche sciocco che non avrà risposta
Di sicuro dirà che ti sei perso
Ma il dubbio porta avanti, e il certo resta
Così continua il viaggio
E viaggia verso.

[nella raccolta Viaggia verso, edizioni Bompiani con le illustrazioni di Pia Valentinis]

Perché anche le nostre attività sono un po’ come un “verso”: composte da ritmo,vicinanze di suoni, ricerca di senso. Di cui immaginiamo alcuni possibili significati, ma siamo felici di scoprirne altri grazie ad incontri inaspettati.
Per questo prima, durante e dopo le attività cerchiamo di confrontarci con le maestre. Per capire i singoli bisogni e trovare insieme la forma che permetta di generare un benessere creativo. Con le bambine e bambini lo facciamo prima e durante i laboratori pronti a modificarli sulla dei loro suggerimenti ed intuizioni.
Dietro non c’è il mito del bambino geniale che vede oltre lo sguardo adulto, ma semplice rispetto, attenzione a chi pensiamo abbia diritto di parola e competenze, e consapevolezza che ci debba essere condivisione di forme ed intenti con il gruppo.

In questa grande diversità, a volte un po’ caotica ma ci piace, ci sono punti fermi che permettono di vivere l’esperienza come condivisa dalle varie classi.
Tutti i laboratori hanno in comune il tema del Viaggio, che è quello del Festival della letteratura per ragazze e ragazzi Tuttestorie 2021, e l’obiettivo di lavorare sull’osservazione grazie alla figura dell’esploratrice/ore del quotidiano, figura a noi molto cara.

E poi, naturalmente, i libri. Le classi stanno sperimentando ali illustrati, silent book, narrativa, divulgazione scientifica in base alle proprie passioni.
Così, a partire della storie, con le classi della scuola secondaria di primo grado stiamo procedendo alla costruzione di mappe narrative. Le ed i partecipanti prenderanno il punto di vista di uno dei personaggi delle storie lette e costruiranno una mappa di un luogo cittadino da quel punto di vista. Con alcune classi della scuola primaria stiamo procedendo all’osservazione scientifica sulla natura presente nei propri cortili e giardini scolastici. Con altre invece costruiremo dei Piccoli Musei Naturali del Quotidiano.

In comune, tra un incontro e l’altro, l’allenamento dell’esploratore e dell’esploratrice. Ogni classe realizzerà degli esperimenti nati da libri come Kim di Rudyard Kipling, Come diventare un esploratore del mondo di Keri Smith, i tanti studi di Bruno Munari, per dirne solo alcuni. Esperienze che accompagnano le classi nello sviluppare la curiosità per la meraviglia e lo stupore della complessità del mondo che ci circonda. Per riportare a quel diritto alla complessità di cui parla ad esempio Federica Buglioni nei suoi libri e attività legate all’esplorazione in natura ed in cucina.
Ecco bambine e bambini che cercano di dare risposta a tanti interrogativi dell’osservazione del quotidiano.
Dallo scoprire le differenti caratteristiche di pietre e foglie, a come cambiano le emozioni a seconda dei sensi che uso per entrare in relazione, o ancora di come il tempo cambia le percezioni degli spazi e delle esperienze. Un allenamento incentrato sul corpo come idea di primo mediatore col mondo.
Ma questo lo facciamo dire, e concludiamo, con le parole di Giusi Quarenghi:

La mia pelle. Ancora
non riesco a capire
se finisco sulla pelle
o se sulla pelle
comincio
Mi contiene
la mia pelle mi protegge ma
appena qualcosa la tocca io
sono li sulla pelle
a sentire
Io sono dentro
chi bacia la mia pelle bacia me
Io sono fuori
se la mia pelle si ferisce
io sono ferito. Io sono dentro
sono quello che non si vede
Io sono fuori, sulla mia pelle
vado incontro al mondo

[tratte da E sulle case il cielo, con le illustrazioni di Chiara Carrer edizioni Topipittori] ”

Che altro aggiungere? Buon lavoro a tutte e tutti voi. E’ un’avventura bellissima!

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