In ascolto di orfane e orfani di femminicidio

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Come si affronta la necessità di parlare della morte della madre?

Come si garantisce protezione? 

Nell’ambito del progetto Orphan of Femicide Invisible Victim, per questa campagna abbiamo scelto di mettere al centro la voce di orfane e orfani di femminicidio, con l’obiettivo di andare incontro ai loro bisogni. Guarda il video.

 

Voglio poter parlare della morte di mia mamma

Il bisogno di ascolto e di condivisione dell’accaduto traumatico e delle sue conseguenze va accolto e garantito. Il progetto Orphan of Femicide – Invisible victim offre percorsi di psicoterapia e supporto specialistico per affrontare il trauma della perdita, in uno spazio di confronto accogliente e non giudicante.

 

Voglio sentirmi a casa 

Le orfane e gli orfani, oltre a perdere la madre, non hanno più la loro rete di sicurezza quotidiana: casa, amicizie, abitudini, punti di riferimento e oggetti cari. Per garantire una buona accoglienza nella nuova famiglia, il progetto Orphan of Femicide – Invisible victim prevede in ogni regione un focal point, ovvero dei punti di snodo, di coordinamento e di accoglienza, operativi nei diversi territori non appena si verifica un femminicidio. 

 

Voglio stare bene a scuola

La scuola, luogo di relazione molto importante, deve poter rappresentare un ambiente sicuro e protettivo. 

La comunità educante stessa si ritrova a fare i conti con le conseguenze emotive del femminicidio. 

Il progetto Orphan of Femicide – Invisible victim propone percorsi di sensibilizzazione e informazione, rivolti sia a insegnanti che a bambine e bambini, con l’obiettivo di rendere la scuola uno spazio in grado di accogliere la complessità di una situazione post-traumatica. 

 

Voglio sentirmi al sicuro 

Dopo il femminicidio va garantito un sistema di sostegno a lungo termine affinché orfane, orfani e famiglie affidatarie non vengano lasciate sole. Partendo dai loro bisogni, il progetto Orphan of Femicide – Invisible victim offre risorse economiche attraverso doti educative, consulenze legali e supporto specialistico per affrontare il trauma subito.

Il progetto promuove, in tutte le sue azioni, l’utilizzo di un linguaggio tutelante nella comunicazione del fenomeno e delle storie di femminicidio. L’obiettivo è trovare un equilibrio per raccontare la verità, tutelando la vita delle persone coinvolte.

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