Scheda Progetto

Titolo
Orphan of Femicide Invisible Victim

Territori
Veneto (Venezia, Belluno, Padova, Castelfranco Veneto, Treviso), Emilia-Romagna (Bologna, Ravenna, Ferrara), Lombardia (Milano), Friuli-Venezia Giulia (Pordenone), Trentino-Alto Adige (Trento).

Importo deliberato
1.750.000 euro

Soggetto responsabile
Cooperativa sociale Iside

Partner

  • Veneto: Associazione Belluno DONNA – Belluno, Centro Veneto Progetti Donna Auser – Padova, Rel.Azioni positive scs -Padova, Fondazione “Emanuela Zancan” onlus Centro Studi e Ricerca Sociale – Padova;
  • Lombardia: Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate – Milano, Cerchi d’Acqua cooperativa sociale – Milano, Istituto Minotauro – Milano, Università degli Studi di Milano -Bicocca, E.D.I. Educare ai diritti dell’Infanzia cooperativa sociale – Milano;
  • Trentino Alto Adige: Associazione Coordinamento Donne Onlus – Trento;
  • Friuli Venezia Giulia: Associazione Voce Donna onlus – Pordenone;
  • Emilia Romagna: Azienda Usl Bologna, Comune di Bologna, Casa delle donne per non subire violenza – Bologna, Angelo Pescarini Scuola Arti e Mestieri- Ravenna, Centro Donna Giustizia -Ferrara;
  • Campania: Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” – Dipartimento di Psicologia – Caserta

Sintesi

Il progetto intende realizzare interventi coordinati e integrati tra i territori di riferimento per superare gli ostacoli (psicologici, giuridici, sociali, economici) che impediscono agli orfani e alle famiglie affidatarie il recupero della serenità dopo il trauma del femminicidio, coinvolgendo un’ampia rete di figure specialistiche, imprese, enti del terzo settore, istituzioni. Si segnala, in particolare, il forte coinvolgimento dei centri antiviolenza della rete nazionale D.i.Re.

Si prevede la costituzione di 4 focal point regionali che fungano da riferimento per tutti gli attori coinvolti e che dunque siano responsabili dell’attivazione delle reti territoriali, della raccolta delle richieste di supporto da parte dei beneficiari e delle famiglie e dell’orientamento verso i servizi specialistici, codificando le procedure di intervento. Le équipe dei focal point saranno multidisciplinari e rappresentative delle reti territoriali (es. operatrici dei centri antiviolenza).

I percorsi di presa in carico degli orfani saranno multidimensionali e costruiti sulla base dei bisogni e dello stato di salute rilevati in uno screening preliminare. Tra le misure previste, vi è l’erogazione di doti educative, intese come un mini-fondo attivabile per ciascun orfano per consentirgli di prendere parte ad attività definite in un progetto personalizzato.

Per i ragazzi e le ragazze più grandi sono previsti uno sportello lavoro per l’orientamento, percorsi di inserimento e/o formazione professionale, anche tramite tirocini, e altre forme di sostegno allo studio universitario.

Per il sostegno alle famiglie affidatarie, sono previsti percorsi psico-sociali di gruppo, percorsi di assistenza legale, in particolare per l’accesso alle misure previste dalla L. 4/2018, gruppi di mutuo aiuto, percorsi di psico-terapia per singoli nuclei familiari, spazi di confronto on line. Qualora necessario, si lavorerà per la costruzione o il rafforzamento della rete informale di sostegno alla famiglia e si potranno attivare forme di sostegno economico per piccole spese materiali e necessità contingenti, attingendo a un fondo dedicato.

Rispetto all’azione di capacity building, oltre all’elaborazione e adozione di protocolli di child safeguarding policy specifici, si intende realizzare workshop formativi per target specifici di professionisti, corsi di formazione multi-agenzia, un percorso formativo dedicato alla presa in carico in emergenza e uno rivolto alle operatrici dei centri antiviolenza e delle case rifugio, in collaborazione con la rete D.iRe. Verrà curata anche la formazione di giornalisti e addetti alla comunicazione sulla narrazione dei crimini domestici e delle vicende degli orfani.

Dal punto di vista della prevenzione è prevista la realizzazione di iniziative nelle scuole secondarie di I e II grado per aumentare la consapevolezza sui ruoli e sulla violenza di genere e, in ottica di peer education, l’attivazione di gruppi di ragazze e ragazzi (14-21 anni) sul tema degli stereotipi e della violenza di genere.

 

 

Orphan of Femicide Invisible Victim