Le persone che fanno la scuola non sono viaggiatori in metropolitana
di Fondazione Mondo Digitale
Come scriveva Tullio de Mauro qualche anno fa (Buona la scuola se eccelle chi insegna, Internazionale, 2016) per intendere la scuola “bisogna tenere conto delle sue componenti essenziali: quella di chi sta studiando, quella di chi insegna, quella di chi si preoccupa di migliorare le interazioni tra le prime due”. Tanto eterogenea da sembrare una vettura della metropolitana in ore di punta. Ma con una differenza: “i viaggiatori salgono e scendono, ma di norma non fanno cambiare la linea, i binari, le stazioni, subiscono il funzionamento o le disfunzioni della metro, non incidono in modo determinante su di esse […]. Diversamente dai viaggiatori in metropolitana, le persone che stanno nella scuola con tutte le loro diversità fanno la scuola”.
E la fanno anche in momenti storici di grande incertezza come quello che stiamo vivendo. È per questo che la prima formazione del nuovo particolarissimo anno scolastico e di progetto l’abbiamo dedicata ai docenti. In questi mesi non abbiamo mai dimenticato i loro sforzi, le peculiarità dei territori in cui operano e le criticità che stanno affrontando. E, dato che noi della Fondazione Mondo Digitale crediamo fermamente che è in momenti come questi che si misura il valore di una comunità, abbiamo deciso di fare una sorta di “ricognizione dei bisogni” e creare un calendario di formazioni online che a questi bisogni rispondessero nel più efficace dei modi.
Il primo di questi incontri si è tenuto giovedì scorso 22 ottobre. I docenti delle quattro città di OpenSpace si sono incontrati online per esplorare insieme alla nostra senior coach Lara Forgione le potenzialità di GSuite, insieme di strumenti progettati per consentire a insegnanti e studenti di creare e innovare [vedi la notizia Webinar di comunità].
L’emozione di rincontrarsi, anche se virtualmente, dopo quattro mesi è stata palpabile, proprio come l’entusiasmo con il quale i docenti si sono lasciati coinvolgere da questo nuovo percorso. Tantissime le domande fatte in chat, così come i ringraziamenti a fine webinar.
Probabilmente i recenti avvenimenti hanno accelerato i tempi nel farci sentire parte di un’unica grande comunità, quella di OpenSPACE, che è ben rappresentata dagli sforzi quotidiani dei nostri docenti per non fermarsi nonostante tutto, a differenza dei viaggiatori in metropolitana.
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