Presentazione dell’Oasi del Cervo e della Luna

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All’interno della riserva di Monte Arcosu, a una ventina di km da Cagliari, nasce il progetto l’Oasi del Cervo e della Luna che unisce l’esperienza di WWF nella tutela della biodiversità del territorio e quella Fondazione Domus de Luna nell’educazione dei  più giovani alle tematiche ambientali e nella creazione di percorsi di autonomia per persone svantaggiate. L’oasi di circa 3.600 ettari è situata all’interno del complesso forestale Monte Arcosu – Piscinamanna, il quale costituisce la foresta di macchia mediterranea più estesa dell’intero bacino del Mediterraneo, ed ospita importanti specie della flora e della fauna sarda: come ad esempio il cervo sardo Cervus elaphus corsicanus, specie salvatasi dall’estinzione proprio grazie alla nascita dell’Oasi.

Il progetto nasce nel Novembre 2019, quando il WWF affida le attività sociali, educative e turistico-ricettive dell’oasi alla Fondazione Domus de Luna, dando vita così a una partnership che permette di coniugare obiettivi di natura sociale, educativa e ambientale.  Da un lato, infatti, vengono attivati percorsi di autonomia e inserimento socio-lavorativi per persone in condizione di svantaggio nella gestione delle strutture ricettive turistiche  e vengono realizzate attività didattiche per scolaresche e campus estivi per bambini e gruppi, in particolare per minori in condizioni di svantaggio.  Dall’altro, si lavora per il mantenimento e il miglioramento della gestione ambientale e della tutela della biodiversità, con interventi di protezione, conservazione, monitoraggio della flora e della fauna della riserva,  la riqualificazione degli 80 km di sentieri nonchè di alcune aree marginali e l’ammodernamento di tutte le dotazioni tecnologiche  per garantire un efficientamento energetico.

Ad oggi sono state portate avanti numerose attività.  Si stanno riqualificando e valorizzando le strutture dell’Ex-Cava e di Sa Canna e le aree circostanti; sono stati attivati i primi percorsi di reinserimento socio-lavorativo per persone con fragilità e per i detenuti del carcere di Uta impegnati in attività di pulizia, ripristino e manutenzione dei sentieri, nelle attività turistico-ricettive e di agricoltura sociale; si stanno implementando le azioni educative e escursioni per minori e scolaresche.

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