Avrò cura di te

di

Amelia, La pandemia rafforza la comunità educante:

L’impegno di 600 bambini e ragazzi nel libro “Avrò cura di te”

L’impegno della comunità educante di Amelia è diventato un libro. Si intitola “Avrò cura di te” e racconta l’anno intenso della Rete di creatività e impegno solidale Prendiamoci per Mano, condizionato e motivato dalla pandemia Covid. Il percorso che ha impegnato scuole, associazioni e centro servizi del volontariato, e il libro sono inseriti nel progetto “New Generation Community”, coordinato dal Cesvol Umbria e sostenuto da Con I Bambini nell’ambito del fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile. “Avrò cura di te”, una finestra aperta sull’innovativo percorso educativo 2020-2021 di bambini, ragazzi, educatori, associazioni e istituzioni, condiviso dalla comunità di Amelia nelle forme inedite stimolate dalla pandemia, sta arrivando alle famiglie di bambini e studenti.

Giovedì 27 maggio quindici gruppi classe della scuola primaria di Amelia, in collegamento on line, condivideranno un pensiero di sintesi sull’esperienza maturata, per concludere, ancora una volta insieme, il percorso. Un percorso in cui il gruppo di coordinamento di associazioni, scuole e istituzioni, ha dovuto inventare nuove modalità di incontro per far fronte alla distanza imposta dalla pandemia. Alle insegnanti e alle associazioni l’invito a ipotizzare percorsi “a distanza”: ricercare e incontrare, conoscere online gruppi giovanili, classi attive nell’era covid, persone impegnate in esperienze di solidarietà sociale, tutela ambientale e cittadinanza attiva, ad Amelia come in altri continenti. Nella scuola primaria ha preso forma la “Carovana dei pacifici”: ogni alunno ha costruito il proprio avatar con un messaggio di pace e solidarietà. Gli avatar sono stati esposti in diversi luoghi della scuola e della città, così da rispettare l’obbligo di non assembramento, mandando un messaggio all’intera comunità. In questo periodo alcuni gruppi classe hanno anche incontrato e conosciuto, grazie ad internet, classi attive in altri continenti, dal Senegal alla Colombia al Guatemala, con cui si sono confrontati nel corso dell’anno scolastico. Durante il percorso bambini e ragazzi hanno incontrato anche le associazioni della solidarietà e della cittadinanza attiva di bambini e ragazzi come Avis, Croce Rossa, Csen, Fondazione Onesti AVIS, Arciragazzi Casa del Sole. “Con il libro-racconto, rivolto alla comunità amerina e regionale, si chiude il percorso di un anno particolare ma significativo per la comunità” dicono Giuditta Currao Mencarelli, Gianni Arbuatti, Manuela Benedetti, Sandro Romildo, Silvia Coppola e Valentina Fidone, che coordinano la rete Prendiamoci per Mano. “Nel prossimo anno scolastico, anche con queste tracce e questi stimoli, potrà prendere forma il percorso futuro della nostra Rete di comunità educante”.

 

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