Nest verso il futuro!

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La valutazione è lo strumento che permette di analizzare il lavoro svolto in un progetto, tracciandone un bilancio, per migliorare le azioni future rendendole più efficaci.

Nest, in tutte le 4 città, si è posto da subito come principale obiettivo quello di “sperimentare un modello d’intervento integrato (hub educativo) di contrasto alla povertà educativa minorile, replicabile e sostenibile, basato sul coinvolgimento attivo e sinergico di tutti gli attori territoriali competenti”. Uno degli strumenti introdotti per contrastare la povertà educativa, è stato lo “Spazio SEC” così da favorire un accesso più fluido ai servizi educativi, soprattutto per la fascia d’età 0 – 3 anni che più difficilmente ne fruisce. Le cause principali risiedono in questioni puramente culturali: “non mando al nido mio figlio, tanto sono a casa” o in altri casi perché i criteri pubblici di accesso sono legati alla situazione lavorativa della famiglia.

In questo primo anno educativo di SEC, il 90 % dei bambini iscritti sono stati inseriti nei servizi educativi comunali o statali limitrofi all’Hub di Milano grazie al supporto delle operatrici di NEST nel dispiego della procedura online. Le educatrici SEC, ad oggi, hanno condiviso il percorso svolto attraverso un valido raccordo con nidi e scuole dell’infanzia che dal prossimo anno educativo si occuperanno della cura e della crescita di questi bambini. Questo passaggio ha permesso di rafforzare il lavoro di rete con le scuole che ad oggi sono le istituzioni con cui più difficilmente si è potuto condividere gli obiettivi progettuali. In questo modo si auspica che l’accompagnamento prosegua nonostante le famiglie non frequentino più le attività del SEC.
Inoltre, il continuo supporto e confronto con il Settore Educazione e Istruzione con il Comune di Milano ha aperto la strada verso un’ipotesi di rivisitazione di alcuni dei criteri di accesso ai servizi per l’infanzia comunali. Molte famiglie che hanno almeno un genitore o entrambi non lavoratori con maggiore probabilità rimangono in attesa di assegnazione di un posto. Nella maggior parte dei casi però, i nuclei che si trovano in questa situazione lavorativa risultano più vulnerabili sul piano economico, sociale ed educativo quindi più bisognosi di un servizio educativo che accolga il bambino durante il giorno. Inoltre, dai dati emersi negli ultimi anni, risulta che sia nidi che scuole dell’infanzia hanno raggiunto il numero massimo di iscritti, rimanendo al completo. Nel prossimo anno educativo infatti, potrebbero non essere previste le iscrizioni tardive di novembre, in quanto non ci sarebbero posti liberi da assegnare. I dati appena riportati in maniera qualitativa risultano notevolmente importanti per determinare l’impatto che sta avendo il progetto e che potrebbe avere in futuro.

Tutta l’equipe Nest continuerà a lavorare in questa direzione, potenziando la rete territoriale costruita in questo primo anno di attività dell’hub di NEST così da rafforzare e valorizzare quei legami e quelle relazioni in grado di sviluppare una vera e propria comunità educante, chiave di volta per la sostenibilità di qualunque intervento progettuale.

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