Giornata mondiale dell’autismo, in Italia tocca direttamente 500mila famiglie

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Il periodo del Covid non è stato facile per nessuno e ha complicato la vita di molti. Fra questi ricordiamo, ad esempio, le oltre 500mila famiglie che si trovano a far fronte all’autismo. Una giornata, il 2 aprile, e le facciate o le fontane in città colorate di blu ce lo ricordano. In Italia un bambino su 77  ha dei problemi riconducibili allo spettro autistico. La diagnosi di solito è precoce: i primi segnali si manifestano già attorno a un anno e mezzo.

Matterella ha ribadito l’importanza dell’inclusione sociale  e la sua vicinanza a chi, oggi, si è fatto testimone attivo e promotore dell’iniziativa.

“In un contesto sociale in cui la pandemia ha acuito la distanza tra gli individui  – ha scritto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Presidente dell’Associazione Nazionale per l’Autismo Rosalia Pennino – è fondamentale incrementare gli sforzi affinché l’inclusione sociale, l’accesso alle strutture didattiche e lavorative e, in generale, l’esercizio dei diritti fondamentali siano garantiti a tutti i membri della comunità senza alcuna forma di discriminazione e senza alcuna frapposizione di barriere al godimento di essi. Esprimo pertanto il mio apprezzamento per le iniziative di supporto alle famiglie e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica che la vostra associazione sta portando avanti in molteplici ambiti. Con questo spirito, rivolgo ai presenti il mio incoraggiamento e formulo i migliori auguri”.

Tra le maggiori problematiche le soluzioni abitative e sociali in età adulta, la disattenzione e la privazione con cui le fasce più deboli si trovano a fare i conti. E’ attiva in questi giorni la raccolta fondi della Fondazione Italiana per l’Autismo, con #sfidAutismo22, tramite il messaggio sms di solidarietà al numero 45592.

 

La rete dei servizi educativi della prima infanzia, dei pediatri di famiglia, delle neonatologie e terapie intensive neonatali e delle Unità Operative di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza è stata potenziata nell’ambito delle attività del Fondo Autismo coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità su mandato della Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute. L’istituzione di una rete specifica clinica e di ricerca per il riconoscimento, diagnosi e intervento precoce risponde ad un preciso mandato che include l’applicazione del protocollo di sorveglianza del neurosviluppo nel contesto dei bilanci di salute pediatrici su scala nazionale e una robusta attività di formazione specifica nell’ambito dei nidi e delle scuole dell’infanzia. L’obiettivo, è quello di promuovere una efficace osservazione per monitorare la traiettoria di neurosviluppo del bambino e inviarlo tempestivamente a una valutazione specialistica.

Tutte le Regioni sono, inoltre, impegnate nella presa in carico globale delle persone nello spettro nell’intero arco della vita attraverso la definizione di percorsi differenziati al trattamento e per la promozione delle autonomie (inclusi percorsi per l’inclusione lavorativa e la promozione dell’autonomia abitativa) per la definizione di un vero e proprio Progetto di vita.

La musicoterapia fa la sua parte per l’autismo, riuscendo a prendersi cura a 360 gradi della persona. Ricordo il metodo “EBQ-Instrument”, che vede la primogenitura della  Prof. Dr. Karin Schumacher e dalla psicologa dello sviluppo e psicoterapeuta dell’infanzia Claudine Calvet, con diverse implementazioni e ricerche della musicoterapeutaDr. Silke Reimer. Una teoria ibridata con la psicologia dello sviluppo e che lavora molto sulla consapevolezza, tanto da incidere sostanzialmente sulla crescita emozionale e cognitiva del bambino autistico favorendone le relazioni prima col terapeuta e poi via via allargandosi alla  vita di tutti i giorni.

 

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