Con Movi-menti tre anni di impegno che lasciano il segno
di movimenti
Il bilancio dell’evento nazionale tenutosi a Sestri Levante che ha registrato centocinquanta partecipanti tra ragazzi/e, operatori del Terzo Settore, della Scuola e dell’Ente Pubblico di cinque regioni.
A Sestri Levante, il 18 e 19 novembre, si è svolto nella suggestiva cornice del Convento dell’Annunziata – Baia del Silenzio, l’evento conclusivo del progetto nazionale Movi-menti, uno dei 14 progetti a dimensione interregionale selezionati da Con i Bambini tra oltre 300 proposte pervenute sulle graduatorie regionali e nazionali nell’ambito sul bando “Nuove Generazioni”, rivolto a minori nella fascia di età 5-14 anni sostenuto dal Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Un progetto nato dal basso, da 50 partner appartenenti a 5 territori italiani, Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Campania e Sicilia, che in oltre tre anni di attività ha contato circa 570 attività tra iniziative, incontri, laboratori, scambi che hanno coinvolto, nelle cinque 5 regioni, 5964 minori, 1890 genitori o affidatari, 1318 insegnanti e educatori.
La restituzione dei risultati di progetto, il bilancio di quanto realizzato e l’individuazione di possibili traiettorie future sono stati gli argomenti al centro della due giorni ligure che ha visto protagonisti ragazzi e ragazze, operatori e operatrici del Terzo Settore, della Scuola e dell’Ente Pubblico coinvolti in tavole rotonde, World Café e laboratori per bambini e bambine e le loro famiglie.
Le principali azioni di progetto sono state presentate attraverso la testimonianza diretta dei partecipanti che ha messo in evidenza la ricchezza delle esperienze maturate e la forza delle relazioni e delle reti tra le diverse regioni.
Le attività realizzate in oltre tre anni hanno messo in condizione i minori, in particolare quelli in situazione di svantaggio socio-economico, di fare esperienze educative attivanti e motivanti migliorando le loro capacità cognitive e relazionali, con conseguente impatto positivo sull’esperienza scolastica e diminuzione del rischio di abbandono e devianza attraverso la fondamentale collaborazione tra scuola, servizi, famiglie, terzo settore, cittadini.
Sul palco i giovani siciliani, Naima e Vincenzo, accompagnati da Marcello Potenza, della Coop. L’Arca di Modica, hanno raccontato che “Movi-Menti è stata un’esperienza unica, siamo stati fortunati a partecipare a tutto questo, è stato un cammino di crescita personale. Abbiamo incontrato tante persone che per noi sono diventate speciali. Siamo riusciti a superare paure e ansie, siamo cresciuti interiormente e maturati. Teniamo dentro di noi dei ricordi bellissimi di questa opportunità e oggi abbiamo amici e persone cui ci siamo legati in tutta Italia”.
Non sono mancate le voci dirette dei territori con le testimonianze di chi ha gestito le attività e di chi le ha vissute in prima persona. Adele Falcone, insegnante dell’IC Dante Alighieri di Sapri (Salerno) ha parlato dell’importanza per ragazzi e insegnanti di vedere tutta la comunità educante impegnata per creare insieme opportunità educative accessibili e arricchenti per tutti e tutte; Stefano Rossetti, del Consorzio socio-assistenziale CISS38 di Cuorgnè in Piemonte, ha raccontato del percorso di co-progettazione pubblico-privato facilitato dal progetto Movi-Menti; il gruppo valdostano composto da Stefano Joly (Coop. Indaco), Tania Musso (Coop. Esprit à l’Envers) e Cristina D’Arienzo (Robotica educativa Valle D’Aosta) hanno raccontato delle pionieristiche esperienze di robotica educativa in Valle d’Aosta e del primo scambio interregionale del progetto avvenuto a Saint-Barthélemy; per la Liguria Stefano Aliquò e Guido Fellin, della Cooperativa il Sentiero di Arianna, e Roberta Ferrarini, mamma di due bambine che hanno partecipato alle attività del progetto, hanno evidenziato il particolare incrocio tra attività outdoor e cultura e della positiva esperienza dei laboratori di cinema, presentati poi nel dettaglio da Cecilia Conti di Cinemovel Foundation.
Le conclusioni pedagogiche sui risultati e sul significato del progetto e sulla sua collocazione nel panorama nazionale delle azioni a contrasto della povertà educativa minorile sono state affidate a Simona Rotondi, Vice coordinatrice Bandi e Iniziative di “Con i Bambini”, e a Marzia Sica, responsabile Obiettivo Persone di Fondazione Compagnia di San Paolo.
“Questo progetto ha concretamente attuato una magia, che ogni progetto educativo dovrebbe compiere, e cioè quella faticosa, complessa e ardua capacità di mettere insieme ingredienti diversi quali l’aspetto ludico avvalorato dal lavorare bene come educatori mantenendo fede alla propria visione pedagogica” – ha commentato Simona Rotondi. “Movimenti ha puntato molto sull’azione Viaggin-Mente, lo scambio tra ragazzi delle cinque regioni, che ha promosso lo scambio di saperi tra ragazzi e tra educatori, un antidoto fondamentale contro tutto ciò che ostacola oggi i nostri giovani”. “Interdisciplinarità e qualità della formazione tra educatori sono stati altri ingredienti importanti – ha aggiunto Simona Rotondi – perché gli educatori hanno un ruolo fondamentale, per la loro qualità umana e professionale”.
“Eredità, patrimonio, risorse, sono solitamente termini economici – ha evidenziato Marzia Sica – ma hanno anche un significato in quanto elementi trasformatori che creano valore sui territori. Che cosa lascia questo progetto? Prima di tutto la capacità di continuare a crescere progressivamente e questa è la sfida delle comunità educanti. La presenza in questo progetto di tante realtà del terzo settore in collaborazione tra loro, Fondazioni di Comunità comprese, esprime efficacemente l’immagine di una comunità in cui ci si assume la responsabilità di tutti di trasformare l’educazione in motore del cambiamento. Movimenti lascia, come altri progetti, un’eredità politica importante: consente, per i risultati ottenuti, di bussare alle porte della politica e dire che si possono costruire processi educativi di qualità che fanno crescere le nostre comunità”. Marzia Sica ha concluso dicendo che “Le comunità di pratiche e la costruzione di reti tra reti sono sfide importanti che il Fondo per il Contrasto alla povertà educativa minorile ha lanciato: le sfide consistono nel sapere uscire dalla propria area di comfort, costruire insieme ad altri soggetti e tornare nel proprio territorio con competenze rinnovate, innescando processi fondamentali di crescita per i territori”.
PER INFO – Facebook @movimenticomunitainmovimento
VIDEO FINALE DI PROGETTO – https://www.youtube.com/watch?v=wM8J1HGK3Rc
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