Un laboratorio di Ascolto Musicale

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A Salerno sono partiti i laboratorio di ascolto musicale con 10 classi dell’ Istituto Comprensivo Statale Gennaro Barra 

Perché un laboratorio musicale?

I bambini possono esprimersi in linguaggi differenti: con la voce, il gesto, la drammatizzazione, i suoni, la musica. La fruizione di questi linguaggi educa al senso del bello, alla conoscenza di se stessi, degli altri e della realtà.

Il linguaggio musicale favorisce l’integrazione culturale e sociale degli allievi e delle loro famiglie mettendo in evidenza gli aspetti emotivi e le tradizioni sonore che accompagnano la storia dell’uomo. Attraverso questo linguaggio si possono sviluppare capacità cognitive e relazionali, si impara a percepire, ad ascoltare, ricercare e discriminare i suoni all’interno di contesti di apprendimento significativi.

Le potenzialità che la musica può portare nella formazione personale oggi sono troppo trascurate. Un’educazione all’ascolto è l’aspetto più significativo di questa riflessione, intendendo l’ascolto non come il riconoscimento di un piano  di un forte, di un timbro o di un altro ma come la predisposizione consapevole alla ricezione e alla comprensione degli stimoli che riceviamo dal mondo, sviluppando cosi una concentrazione più salda e una propria sensibilità.

La pedagogia dell’ascolto musicale non deve considerare aspetti come l’abilità tecnica o peggio ancora la competizione creativa, ma piuttosto lo sviluppo di aspetti come l’espressività, l’autonomia e la socialità.

Il bambino è attratto dalla musica semplicemente avvertendola, non certo per un desiderio di scoprirne tecnica e teoria. Gli stimoli sonori tradotti dal bambino in vivaci movimenti istintivi lo incuriosiscono e lo divertono fino a condurlo alla conseguente condivisione del gioco sonoro con altri bambini.

Dall’attitudine all’ascolto deriva quindi anche il senso di condivisione e di cooperazione, capacità indispensabili all’individuo per una convivenza civile basata sul rispetto reciproco. Quindi ascoltare musica per imparare ad ascoltare gli altri.

Contenuti del laboratorio

Ogni incontro all’ascolto sarà accompagnato da un suggerimento pedagogico “raffigurato” da uno strumento musicale partendo dagli strumenti più classici: lo xilofono con il suo timbro legnoso per un ascolto dei suoni della natura, il violino con l’espressione del virtuosismo, l’arpa per la dimensione del sogno e cosi via.

Per ogni strumento i bambini verranno accompagnati in un percorso composto principalmente  dall’ascolto di brani famosi e accattivanti della storia della musica. Si imparerà a conoscere ciascun strumento (quando nascono, come sono fatti, da dove provengono).

Si lavorerà sulle emozioni prodotte dall’ascolto dei brani attraverso il disegno libero o si lasceranno liberi i bambini di improvvisarli con la voce per dare libero sfogo alla loro creatività e percezione.

In un momento successivo ci soffermeremo sui generi musicali della storia più recente e degli strumenti che la accompagnano e con i più grandi si analizzerà il fenomeno della musica con gli strumenti moderni: sintetizzatore, strumenti virtuali informatici per poter condividere il tema della fruizione musicale su piattaforme on line che garantiscono disponibilità immediata ed illimitata.

Infine riserveremo due spazi importanti del nostro percorso al rumore al silenzio per raccontare quanto essi siano parte essenziale della musica, del mondo e dell’educazione di ciascuno.

Tutto il percorso è supportato da una serie di proposte d’ascolto estratte sia dalla musica classica che da quella contemporanea.

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