L’Italiano per l’integrazione degli studenti stranieri

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La padronanza dell’Italiano per l’integrazione degli studenti stranieri, rappresenta il primo passo fondamentale. Grazie al progetto Manchi solo tu, in due scuole della Versilia proseguono i laboratori linguistici L2 per gli studenti stranieri anche nell’anno scolastico 2020-2021. Alla scuola media Motto di Viareggio le lezioni si svolgono il pomeriggio, a distanza, con una decina di alunni collegati online. Nella media Rosi di Lido di Camaiore i corsi sono di mattina, a scuola, per quattro alunni.

Le famiglie di questi studenti vengono da Cina, Marocco, Romania, Albania, Ucraina, Colombia, Bangladesh. Nei laboratori, quindi, si approfondisce lo studio dell’Italiano per ragazzi e ragazze di nazionalità diverse e che vivono il bilinguismo nella comunità di origine.

In Italia gli stranieri rappresentano il 10% degli studenti (in Toscana uno su cinque). Con i loro coetanei italiani nativi ma che si trovano in condizioni economiche e socio-familiari svantaggiate, condividono il rischio della povertà educativaIl 36,5% degli stranieri, infatti, abbandona le scuole superiori. L’Italia, per questo dato, è al primo posto in Europa.

Ecco dunque l’importanza dei laboratori linguistici L2 che il progetto Manchi solo tu si è proposto di continuare, con la collaborazione dei partner l’istituto comprensivo Centro Migliarina Motto di Viareggio e l’istituto comprensivo Giorgio Gaber di Lido di Camaiore.

L’Italiano a scuola per l’integrazione sociale

I laboratori sostengono la piena alfabetizzazione degli studenti stranieri nella fascia 11-14/15 anni, nel percorso della scuola secondaria di primo grado. Percorso che per alcuni studenti può coincidere col primo ingresso in una scuola italiana, come racconta l’insegnante Paola Orrico della cooperativa Compass.

Succede che un ragazzo straniero sia inserito in prima media anche a 12 o 13 anni e oltre al gap linguistico, c’è una questione più ampia d’inserimento sociale. Perché non siano per sempre studenti di serie b, l’Italiano per l’integrazione degli studenti stranieri a scuola è basilare” spiega Paola Orrico.

In un contesto nazionale con oltre il 23% degli studenti che non raggiunge competenze alfabetiche sufficienti, secondo i dati del pre-pandemia, l’integrazione linguistica dei minori stranieri è un altro dei divari da colmare e la scuola ne è protagonista.

Le scuole ci credono – racconta ancora Orrico – e con i professori c’è uno scambio continuo di informazioni e suggerimenti”Una larga parte della relazione e della comunicazione, oltre alla didattica, in questi mesi si è dovuta spostare online. Nel rapporto con gli studenti, sottolinea Orrico, “manca il contatto umano ma cerchiamo ugualmente di svolgere l’insegnamento in modo coinvolgente, con giochi e gare di grammatica, per stimolare l’interazione nei gruppi”.

Anche nell’anno scolastico 2018-2019 il progetto messo in campo dalla cooperativa Crea ha realizzato gli L2 nelle scuole versiliesi e lo abbiamo raccontato nell’articolo L’italiano, la lingua da condividere. Il proseguimento dei laboratori linguistici ha confermato la partnership di Manchi solo tu con gli istituti scolastici, malgrado le difficoltà e i cambiamenti cui è stato costretto il mondo dell’istruzione nell’anno della pandemia da Covid-19.

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