Il cantiere degli spazi di Viareggio
di loradilezionenonbasta
Il Varignano è un quartiere popolare di Viareggio, la seconda città della provincia di Lucca e l’undicesima città della Toscana per popolazione, per densità la terza.
È noto nelle cronache locali, e talvolta in quelle nazionali, per episodi di marginalità, violenza, povertà. Lo è stato per lungo tempo almeno.
Come succede in molti casi la cronaca nera, i media raccontano bene il brutto che si trova in questi luoghi e molto male le risorse che dentro questo vivono ed operano. È un quartiere pieno di contraddizioni e la piccola storia che oggi possiamo raccontare è la voglia di futuro che il nostro progetto ha incontrato all’istituto comprensivo Don Milani.
Perché al Varignano c’è una grande scuola che da sempre, dalla sua fondazione, lavora con la determinazione di chi sa di essere l’argine che tiene la piena sulle vite che non avrebbero nessun’altra possibilità.
Al Don Milani, la dirigente Nella De Angeli da anni lavora incessantemente a costruire una scuola all’avanguardia, a far crescere una comunità educante che sia in grado di far fronte al continuo bisogno di energia e supporto per edificare il futuro che serve a questa periferia che vuole crescere.
E che voglia crescere si vede benissimo in questa azione che il progetto L’ora di lezione non basta ha portato a Viareggio per contrastare la povertà educativa.
Il cantiere degli spazi LODLNB, insieme all’architetto Mao Fusina e al partner di progetto Oikos hanno incontrato i ragazzi della scuola, i loro insegnanti ed insieme hanno progettato gli arredi per valorizzare degli spazi connettivi che non venivano utilizzati all’interno dell’istituto.
Ci sono tre risultati raccontati nel video che oggi vi condividiamo: il primo è la partecipazione alla progettazione, i ragazzi hanno potuto esprimere i bisogni per una scuola a misura loro e questi desideri oggi sono realtà. Il secondo è la partecipazione dei ragazzi stessi, delle loro famiglie e degli insegnanti alla realizzazione degli arredi. Il terzo sono questi spazi bellissimi che la scuola può mettere a disposizione di tutti.
Aver portato a compimento questa piccola azione ci incoraggia a continuare, ci sembra il segno di un cambiamento che può davvero accadere.
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