Videoconferenza “Le Fabbriche non si fermano”: l’intervento di Marco Orsi, Presidente dell’Associazione Senza Zaino

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A cura di Manuela Salani (Responsabile Nazionale Fabbriche)

Sabato 11 dicembre live sul canale YouTube Senza Zaino si è svolta la videoconferenza – in modalità blended – “Le Fabbriche non si fermano” (che puoi rivedere qui). Durante l’evento si sono alternati interventi teorici e di largo respiro, e le esemplificazioni operative sulle innovazioni presentate grazie al lavoro di alcune docenti di Lucca e ai loro alunni.

Di incredibile rilievo è stato l’intervento di Marco Orsi, Presidente dell’Associazione Senza Zaino, incentrato sulla necessità di ritrovare un equilibrio tra tattile e digitale, tra dita e mano, tra sensi e significati pensati, tra bidimensionale e tridimensionale.
Infatti tattile e digitale rimandano – anche se in modo diverso – non solo alle dita della mano, ma anche alle diverse modalità di insegnare e di apprendere e, più in generale, ai differenti modi di rapportarsi al mondo.
Trovare un equilibrio tra queste due metodologie è molto importante anche per fronteggiare la realtà preoccupante degli “Hikikomori”: ragazze e ragazzi che preferiscono alla realtà concreta e impegnativa, una vita virtuale, liquida, che possono manipolare a piacimento. Un fenomeno estremamente diffuso in Giappone, dove si contano qualche milione di ragazzi e ragazze, ma in aumento anche in Italia dove si stimano siano circa 120mila.
Le Fabbriche, moderne botteghe dell’artigiano, possono essere in grado di recuperare questo equilibrio, intrecciando tattile e digitale, tradizione e innovazione: da qui la loro importanza strategica nel nostro movimento.

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