Inaugurati i nuovi spazi comuni della scuola secondaria di primo grado “Franca Papi”, di Viareggio
di loradilezionenonbasta
Nel pomeriggio di martedì 19 ottobre all’Istituto Comprensivo Don Milani di Viareggio, abbiamo inaugurato i nuovi spazi comuni della scuola secondaria di primo grado “Franca Papi”.
Gli arredi sono stati progettati dall’architetto Mao Fusina che grazie alle precise richieste degli studenti ha potuto reinventare queste zone in modo da avere a disposizione più spazio per il confronto interpersonale e di gruppo all’interno della scuola.
I tavoli, le mensole, i “confessionali” e le “casine” sono state disposti nei corridoi e nelle aree della scuole che funzionavano da disimpegno e che in questo modo possono essere abitate più diffusamente e utilizzate come luogo formativo e di attività all’interno della struttura.
Gli arredi sono stati realizzati dal “Gruppo Spazi” che ha visto la collaborazione di tanti professori e genitori che durante l’estate si sono avvicendati nella costruzione dei manufatti con il coordinamento dell’Associazione Oikos, partner del progetto L’Ora di Lezione Non Basta.
L’inaugurazione è stata inserita in una giornata particolarmente felice per la scuola e per tutto il quartiere del Varignano: la dedicazione della scuola secondaria di prima grado a Franca Papi, la prima preside di quella scuola che è sempre stata di frontiera.
Ci piace ricordarla con le parole della dirigente Nella De Angeli:
“Con il suo impegno, con la capacità di comprendere il contesto, con le sperimentazioni innovative che ha introdotto nella scuola, la preside Papi ha radicato nella scuola valori che ancora oggi contraddistinguono l’Istituto Comprensivo Don Milani: l’inclusione scolastica, il contrasto a qualsiasi forma di discriminazione, l’attenzione al benessere degli studenti, alla valorizzazione delle potenzialità di ciascuno, all’innovazione continua che ha portato la scuola media all’avanguardia grazie alla sua organizzazione con aule laboratorio disciplinari e a una didattica che permette ai ragazzi di cooperare, di confrontarsi, di imparare ad imparare attraverso situazioni esperienziali, di muoversi autonomamente all’interno della scuola da un laboratorio all’altro grazie alla didattica per ambienti di apprendimento. La scelta di intitolare la scuola a Franca Papi rappresenta il riconoscimento nei confronti di una donna che ha saputo impiantare quelle coordinate pedagogiche che ancor oggi continuiamo a seguire con le nostre azioni e i nostri principi democratici e inclusivi”.
Non ci poteva essere un contesto migliore per inaugurare gli spazi che il nostro progetto ha contribuito a realizzare in una delle aree a più alto rischio povertà educativa della regione Toscana.
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