La Comunità Educante ai tempi del Coronavirus e il Patto Educativo di Comunità

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“Un ragazzo su otto non ha potuto usufruire della didattica a distanza durante l’emergenza Covid19, da una situazione critica si può ripartire traendo insegnamenti” le parole di Ugo Sinibaldi al Festival della sostenibilità.

Prosegue l’evento “Fai la differenza c’è…, il festival della sostenibilità” un evento che si propone di collegare diverse discipline, come lo spettacolo, la musica, la narrazione al fine di un obiettivo comune: una maggiore educazione Green.
Di questo ambizioso programma se ne occupa l’associazione sportiva dilettantistica di promozione culturale, sportiva ludica ed ecologista Sunrise 1, in collaborazione con altre Associazioni tra cui l’Arciragazzi Roma, Il Clownotto e altri enti pubblici, privati e del terzo settore.

Nello spazio Fab/Lab dello storytelling presso il centro commerciale Euroma2, si parla di diverse tematiche legate all’Agenda 2030 nei diversi ambiti, che sia sport, lavoro, cucina o semplicemente buone abitudini quotidiane. Di educazione ce ne parla Ugo Sinibaldi Responsabile progetti sociali Arciragazzi Roma.
Il progetto Libera il futuro presentato da Arciragazzi Roma, dal CeIS centro italiano solidarietà, dall’ANCos confartigianato persone e da altre numerose compagini, nell ambito del bando Adolescenza del fondo povertà educativa, è realizzata con la finalità di contrastare le causa di povertà educativa minorile attraverso approcci multifunzionali. Durante l’emergenza coronavirus circa il 12.7% dei ragazzi non ha potuto usufruire della didattica a distanza questo si traduce in circa 8 milioni di persone; nasce così un esigenza fondamentale che in un percorso educativo così complesso chiede la partecipazione di tutti coloro che si occupano di educazione: scuole, genitori, parrocchie enti sportivi. E’ proprio questa sincronia che è venuta a mancare durante quest’ultima emergenza o che forse non c’è mai stata. Le parole del cantautore Bussoletti sono dure, “le scuole devono fare le scuole ma anche i genitori devono fare la scuola” annuendo così ad un accenno di scaricabarile da parte delle famiglie. Per questo è nato il Patto Educativo di Comunità, raccogliere tutte le possibilità di sviluppo che l’attività educativa ha nei confronti dei ragazzi, proprio per poter far nascere un modello di sviluppo nuovo e con delle visioni diverse dal passato.

Identificare i diversi obiettivi, favorendo l’inclusione a chi vive in particolari situazioni di disagio all’interno della comunità o della stessa famiglia; recepire le linee guide e i principi del patto formativo, non solo consente di arginare l’isolamento dell’individuo ma altresì innesca un meccanismo attraverso eventi e proposte di crescita e di cambiamento culturale. Eventi come Libera un’idea, contest creativo che da ampia possibilità ai ragazzi di esprimersi, raccontando una storia, lanciando un videomessaggio, scrivendo una poesia o semplicemente cantando. Attraverso di esso si potrà dar libero sfogo ai ragazzi e alla loro vena artistica, facendo emergere i vissuti che si hanno, creando situazioni anche di vantaggio e di crescita collettiva da esperienze condivise.

Si stanno creando anche nuove sinergie con lo sport, da sempre coinvolto con l’educazione ma molto sottovalutato, e considerato prettamente un’attività fisica. L’idea che hanno avuto diverse associazioni, unitesi a sistema come Arciragazzi , l’ente di promozione sportiva MSP Roma, A.S.D Sunrise 1 e molte altre è proprio quella di collaborare con la finalità di contrastare le cause di povertà minorile attraverso approcci multifunzionali che prevedono anche lo sport in particolare il calcio. Cosi si è pensato di creare un torneo di calcio a 5 che focalizza la sua attenzione sulla cooperazione e sull’insegnamento dell’importanza di fare squadra per il raggiungimento di un obiettivo comune.
Alla fine di questo contest e torneo vi sarà un festival che sarà preparato per dare spazio ai giovani interpreti. Il Patto della Comunità Educante coinvolge ben 25 partner ma sarà allargato anche a svariati enti esterni come i Municipi le Asl e tutti coloro che sono nel settore educativo quindi anche teatri, artisti ed artigiani. Non ci saranno limiti all’educazione.

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