L’alimentazione nella pratica motoria e sportiva | Quanto è importante?
di Arciragazzi Roma
Il progetto Libera il Futuro torna a parlare di alimentazione e sport!
Vogliamo infatti continuare a fornire, ai giovani ragazzi che ci seguono, informazioni utili riguardo un tema che troppo spesso viene trattato con leggerezza e scarsa informazione. Un argomento complesso su cui riflettere e che ci fa porre delle domande molto importanti: Seguo una corretta alimentazione? Quanto è importante l’alimentazione nella pratica sportiva? Scopriamolo insieme.
L’alimentazione nella pratica motoria e sportiva
Per chiunque svolga attività motoria, sia esso un atleta di alto livello o un comune praticante, l’alimentazione si differenzia da quella di una persona sedentaria soprattutto dal punto di vista quantitativo. Ciò non toglie che le esigenze collegate al dispendio energetico e al recupero richiedano, anche, piccoli ma estremamente significativi adattamenti dal punto di vista qualitativo.
Nel contempo occorre considerare che l’alimentazione è un’azione prettamente individuale e perciò legata alle caratteristiche dei singoli soggetti in quanto individuali sono sia i dispendi che le capacità di recupero.
Cosa significa questo? Non esiste la razione dell’atleta ma si quell’atleta, non del praticante di ginnastica aerobica ma di quel praticante.
Inoltre dobbiamo ricordare che uno stile nutrizionale è caratterizzato:
- Dai gusti, dalle tradizioni e dalle esperienze personali.
- Dall’apporto energetico necessario.
- Dalla composizione per macro e micro nutrienti più adatta.
Occorre considerare anche le esigenze di idratazione e di apporto proteico differenti, nonché eventuali esigenze di prodotti dietetici specifici aggiuntivi (integratori).
Integratori nutrizionali: uso ed abuso
Il ricorso agli integratori nutrizionali è molto diffuso tra i praticanti sportivi dei diversi livelli, benché la letteratura scientifica non riporti dati certi sulle loro funzioni ed i loro effetti, così come vengono invece promossi al pubblico.
L’assunzione di singoli nutrienti sotto forma di integratori, in dosi massicce e per periodi prolungati, necessita di attento controllo per i potenziali rischi legati all’utilizzo, in particolar modo quando associata a comportamenti dietetici squilibrati.
Tra i praticanti del body building è diffusa la convinzione che una dieta iperproteica, ulteriormente integrata con proteine purificate, costituisca il fattore fondamentale per lo sviluppo delle masse muscolari. Il sovraccarico proteico tuttavia costituisce un fattore di rischio nei soggetti con problemi renali e può procurare, in tutti i soggetti, importanti danni a carico di fegato e reni.
Per tale ragione chi segue una dieta iperproteica, soprattutto accompagnata dalla integrazione con proteine purificate, deve idratarsi in maniera adeguata ed essere monitorato con attenzione, affinché un eccessivo e dannoso apporto proteico non danneggi gli organi menzionati causando patologie epatiche e renali.
È opportuno ricordare infine che la circolare 7 giugno 1999, n.8, del Ministero della Salute (G.U. 135 del 11/6/1999) “Linee – guida sugli alimenti adattati ad un intenso sforzo muscolare soprattutto per gli sportivi” consiglia un apporto giornaliero di proteine (dieta più eventuali integratori) non superiore a 1,5 g/Kg di peso corporeo.
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