Giovani e Ambiente. La “Generazione Greta” dà una bella lezione agli adulti
di Arciragazzi Roma
Il progetto Libera il Futuro, nato per contrastare la povertà educativa e la dispersione scolastica attraverso la creazione di una comunità educante, mira alla formazione e all’inclusione dei giovani ragazzi che passa anche dalle buone pratiche/regole di vita da osservare nella quotidianità.
Per questo il progetto affronta spesso diversi temi oltre a quelli legati alla dispersione scolastica, temi che in realtà rientrano nella formazione completa di un individuo e per questo riteniamo sia fondamentale approfondire.
Oggi affrontiamo un tema molto discusso negli ultimi tempi: l’ambiente. Come si comportano i giovani con l’ambiente? La “Generazione Greta” da una bella lezione agli adulti. Scopriamo insieme perché.
I ragazzi di oggi prediligono utilizzare trasporti pubblici e veicoli elettrici, credono nell’efficacia delle fonti rinnovabili, sono consapevoli che le abitudini alimentari hanno un impatto sull’ambiente e si impegnano quotidianamente in azioni “green”. Perché quasi tutti sono preoccupati per lo stato di salute del nostro Pianeta.
Non ci sono solo Greta Thunberg e il popolo dei FridaysForFuture a tenere alta l’attenzione sulla questione ambientale. Tantissimi altri rappresentanti della Generazione Z hanno ben presente quanto sia urgente immaginare già oggi come affrontare il tema dell’esaurimento delle risorse naturali, delle energie rinnovabili, dell’ecosostenibilità per mettere al sicuro la Terra il prima possibile. Infatti quasi tutti (96%) sono spaventati per la salute del Pianeta: la maggior parte (54%) non vede nell’immediato una soluzione, il 36% è invece preoccupato ma resta fiducioso, solo il 6% pensa che la situazione sia ancora sotto controllo. Una preoccupazione a cui corrisponde anche una condotta più o meno attenta a ridurre il proprio impatto ambientale.
Attenti a non sprecare
Difendere l’ambiente è ritenuto un compito complesso, di cui i ragazzi sembrano comunque volersi fare carico, come dimostrano i voti dati al proprio impegno per l’ambiente: più di 9 su 10 danno la sufficienza al proprio spirito ecologista (il 48% si assegna un ‘buono’ e il 14% ‘ottimo’). Tra il dire e il fare qualcuno si perde per strada ma l’attivismo dei ragazzi è comunque alto. Molto diffusi i comportamenti virtuosi: dalla raccolta differenziata a un limitato uso delle plastiche, dalla gestione attenta di elettricità e acqua all’acquisto di prodotti a scarso impatto ambientale, adottati quotidianamente da 1 ragazzo su 4. Gli altri? Dichiarano almeno una buona abitudine tra quelle elencate: differenziata e lotta alla plastica sono sicuramente più diffuse rispetto all’uso attento di risorse idriche o energetiche.
Mobilità elettrica e rinnovabili promosse a pieni voti
Un approccio costruttivo che li porta a vedere di buon occhio le soluzioni alternative che possiamo applicare per avere un basso impatto ambientale, inquinare il meno possibile e risparmiare risorse preziose. Usare trasporti pubblici e veicoli elettrici, per esempio, è considerata una ‘moda’ da sposare appieno. Lo stesso vale per le energie rinnovabili (eolico e fotovoltaico in primis): per quasi 7 su 10 tutto dovrebbe essere alimentato con queste fonti e per il 13% sono utili ma quelle tradizionali restano più efficienti; solo il 4% non ne è convinto.
L’ambiente si protegge anche a tavola
Anche le buone pratiche alimentari sembrano trovare terreno fertile nella GenZ: il 50% riconosce che il modo più ‘ecologico’ per fare la spesa è rivolgersi a contadini e produttori diretti. Solo una sparuta minoranza (8%) ritiene che le abitudini alimentari non impattino sull’ambiente.
Difendere il Pianeta può diventare un lavoro
Ma anche la scuola, ora, è pronta a fare la sua parte. Infatti l’educazione alla sostenibilità è uno dei tre capisaldi dell’educazione civica, da quest’anno obbligatoria in tutti gli istituti di ogni ordine e grado. Una novità assoluta anche per i docenti, che dovranno mettersi al passo con i loro alunni su questo tema.
Le città di domani?
Proiettandosi tra dieci anni, 2 su 3 se le immaginano più o meno uguali a quelle di oggi, se non addirittura più inquinate e ‘grigie’. Solo i giovanissimi, gli under14, appaiono fiduciosi: per 6 su 10 tra un decennio potremmo già vedere pannelli solari ovunque e fabbricati ricoperti dal verde.
Possiamo affermare che per quanto riguarda il tema “ambiente e sostenibilità” sono proprio i giovani ad essere un esempio “green” da seguire per tutti gli adulti!
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