Carboidrati e fibre alimentari: quando sport e alimentazione vanno a braccetto
di Arciragazzi Roma
Torniamo a parlare di Alimentazione e Sport! Vogliamo, infatti, continuare a fornire, ai giovani ragazzi che ci seguono, ai loro genitori e alle insegnanti, informazioni utili riguardo un tema che troppo spesso viene trattato con leggerezza e scarsa informazione: alimentazione e sport. Un argomento complesso su cui riflettere e che ci fa porre delle domande molto importanti: Seguo una corretta alimentazione? Sono in forma? Mi sento bene con me stesso e con gli altri? E’ per questo che oggi parliamo di Carboidrati e fibre alimentari.
I vantaggi di un’alimentazione corretta sono alla base di una buona salute. Oramai sembra assodato che il benessere comincia a tavola per proseguire sui campi, nelle piscine, nei prati, nelle palestre ma anche a scuola o in ufficio e nella vita di tutti i giorni. Sono milioni in tutto il mondo gli studi che indicano come delle buone abitudini alimentari possano rappresentare la migliore opera di prevenzione nei confronti delle malattie del progresso sociale come le patologie cardiocircolatorie, tumorali e dismetaboliche.
Carboidrati e fibre alimentari
Tra i principali macronutrienti alla base della nutrizione umana ci sono i carboidrati e le fibre alimentari che rappresentano il principale carburante necessario all’organismo. Possono essere suddivisi in semplici e complessi. I carboidrati semplici, comunemente detti zuccheri, comprendono glucosio e il fruttosio, il saccarosio, il maltosio ed il lattosio. Gli zuccheri sono presenti in forma primaria in molti alimenti e in forma raffinata vengono incorporati in alimenti e bevande (saccarosio, sciroppo di glucosio e fruttosio) al fine di migliorarne il sapore grazie al gusto particolarmente gradevole (dolce). I carboidrati complessi, o polisaccaridi, sono invece quelli presenti nella pasta e nel pane e comprendono l’amido e la fibra alimentare.
L’amido è costituito da polimeri di glucosio, i quali possono possedere una forma lineare o ramificata in proporzione differente. L’amido costituisce, nella dieta dello sportivo, la principale fonte di carboidrati disponibili all’assorbimento ed utilizzati dal metabolismo cellulare. Il glucosio è il principale carburante poiché produce energia in tutti i tessuti del nostro organismo, attraverso l’attivazione dei processi metabolici.
La disponibilità di glucosio è, pertanto, essenziale per il corretto funzionamento del corpo umano. L’uomo, come la maggior parte dei mammiferi, è capace di trasformare alcuni aminoacidi ed il glicerolo in glucosio e non ha quindi uno specifico fabbisogno alimentare per i carboidrati una volta garantito un sufficiente apporto di proteine e trigliceridi. Per tale ragione i carboidrati non possono essere considerati essenziali, come avviene per alcuni aminoacidi, acidi grassi, vitamine e sali minerali che l’organismo non è in grado di sintetizzare. La ragione per cui una elevata proporzione del fabbisogno energetico debba risultare a carico dai carboidrati, deriva inoltre dal fatto che una dieta troppo ridotta in carboidrati può condurre a un eccessivo catabolismo delle proteine tessutali con accumulo di corpi chetonici.
Latte, frutta e verdure!
A questo proposito va ricordato che gli zuccheri semplici sono contenuti in numerosi alimenti primari, tra cui latte, frutta ed alcune verdure, naturalmente ricchi anche in vitamine, minerali e/o fibra alimentare.
Una dieta equilibrata e ricca in fibra basata su alimenti comuni è quindi inevitabilmente associata ad una introduzione non marginale di zuccheri semplici. Gli zuccheri contribuiscono inoltre a rendere più gradevoli ed accettabili, specie in età pediatrica, diete ricche in carboidrati.
Va tuttavia notato che gli zuccheri raffinati oltre ad aumentare l’energia nella dieta, possono rappresentare un fattore di rischio per la carie dentaria o il diabete. Per questa ragione il livello di zuccheri semplici nella dieta non dovrebbe superare il 10- 12% dell’energia giornaliera, favorendo il consumo di frutta e verdure e limitando il consumo di saccarosio.
Anche alcuni zuccheri normalmente digeribili, come il fruttosio ed il lattosio, un’unica soluzione, possono in parte sfuggire all’assorbimento nell’intestino tenue.
Coordinatore Scientifico del Progetto
Centro di Medicina dello Sport
dell’Università Cattolica del Sacro cuore di Roma
Roberto Vannicelli
Coordinatore scientifico del progetto “In Cibo Veritas”,
nato dalla collaborazione tra l’Assessorato all’Agricoltura
della Regione Lazio e il Comitato Regionale Lazio Pallavolo
Fumettista Fabio Leonardi
cartonista, illustratore e giornalista
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