Macro-attività #Liberailfuturo: Azioni di prevenzione al disagio giovanile

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Nell’articolo della scorsa settimana abbiamo introdotto le dieci macro-attività che compongono il progetto #Liberailfuturo, selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, focalizzandoci sull’importanza di ciascuna di esse e sul fatto che il progetto non debba essere valutato solo per ciò che produce all’esterno, ma anche per la capacità di attrarre attori ed enti, sensibilizzare la comunità al tema della povertà educativa e rinsaldare il legame tra tutti i partner che partecipano alle singole attività.
Per questo gli strumenti di monitoraggio predisposti per #Liberailfuturo non si interessano unicamente alla quantità degli adolescenti coinvolti nel progetto, ma anche alla qualità di ciascuna singola azione intrapresa, che sia l’avvio di un laboratorio rivolto agli studenti o la diffusione delle news relative alle attività progettuali.

In particolare, oggi vorremmo soffermarci un po’ di più sulla macro-attività definita “Azioni di prevenzione al disagio giovanile”, sotto la quale ricadono numerosi interventi accumunati da pochi, sostanziali obiettivi di fondo.

Il “disagio giovanile” è un concetto utilizzato spesso nelle interazioni quotidiane, ma sul quale raramente ci si interroga a fondo. Risale alla fine di marzo la pubblicazione dei risultati ISTAT sul bullismo in Italia, i quali mostrano percentuali da brivido: più della metà dei ragazzi intervistati, tutti di età compresa tra gli 11 ed i 17 anni, riportano di essere stati vittime di episodi offensivi o violenti. I dati più rilevanti rimandano l’immagine di un paese in cui le azioni vessatorie paiono colpire maggiormente i giovani del Nord Italia (oltre il 57% contro il 50% del Sud del paese), e in particolar modo i ragazzi immigrati di seconda generazione: questi ultimi subiscono episodi offensivi nella misura del 17% in più rispetto agli adolescenti figli di italiani.

Con la macro-attività “Azioni di prevenzione al disagio giovanile”, il progetto #Liberailfuturo vuole mostrare una possibile alternativa alle modalità di interazione tra gli adolescenti, formando i docenti alle tematiche più vicine a ragazzi e ragazze, e ai problemi più sentiti dagli studenti, ma anche proponendo laboratori ludici e interattivi in cui il soggetto trattato fa da sfondo ad una più ampia volontà di ridisegnare i rapporti all’interno del gruppo classe, puntando all’interazione e alla condivisione esperienziale tra pari.
Gli stessi strumenti di monitoraggio relativi a questa macro-attività sono stati accuratamente predisposti per rilevare non tanto l’apprendimento della contenutistica laboratoriale, quanto gli eventuali cambiamenti occorsi in termini relazionali e di fiducia in se stessi e nelle proprie capacità.

Fonte dati bullismo RAINews

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