Contrasto della povertà educativa

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#Liberailfuturo, progetto selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, è un programma che prevede una serie di attività integrate di contrasto alla povertà educativa dei bambini e dei ragazzi di età compresa tra gli 11 ed i 17 anni e residenti nei Municipi romani che partecipano al progetto.

Ma che cos’è la povertà educativa?

Dal primo incontro indetto tra tutti i partner che partecipano al progetto è emersa la necessità di porsi questo interrogativo: dalla capacità di fornire una risposta valida e sostanziale dipende infatti la capacità di definire obiettivi reali verso cui dirigere i nostri sforzi.

Il concetto di povertà educativa viene molto spesso banalizzato dal senso comune. Il Rapporto “La Lampada di Aladino” redatto da Save the Children nel 2014 definisce la povertà educativa come la “privazione, per i bambini e gli adolescenti, dell’opportunità di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni”. Salta subito all’occhio l’assenza di accenni alla povertà economica, che nonostante venga comunemente ritenuta la causa primaria di povertà educativa si rivela in concreto insufficiente a spiegarne le dinamiche. Altro termine mancante in questa definizione è evidentemente “l’abbandono degli studi”, che può sì essere un effetto collaterale della povertà educativa ma che non la ingloba e non la spiega nella sua totalità (viceversa, non è detto che l’abbandono degli studi configuri una realtà di povertà educativa).

Difatti il concetto di povertà educativa è complesso e soprattutto multidimensionale, e si caratterizza per l’assenza o la carenza di quattro fondamentali tipologie di apprendimento che consentono uno sviluppo adulto sano e socialmente inclusivo: apprendere per comprendere, per essere, per vivere assieme e per condurre una vita autonoma e attiva.

“Apprendere per comprendere” fa riferimento alla possibilità che bambini e bambine abbiano libero accesso a tutte le conoscenze specifiche che permettono di vivere al mondo d’oggi, caratterizzato dall’economia della conoscenza, della rapidità e dell’informazione. Per rispondere alla necessità di acquisire tali competenze, che potremo definire professionali, il progetto #Liberailfuturo propone la creazione di Centri Creativi Solidali Permanenti come luoghi di aggregazione e di valorizzazione della cultura giovanile, in cui si propongono attività laboratoriali come teatro, cinema, musica, e robotica. Attraverso il Format “Il Narra-Mestieri” si vogliono invece rilanciare le attività artigianali tra i giovani, sensibilizzandoli ad approcci positivi e costruttivi verso il mondo del lavoro.

“Apprendere per essere” indica il rafforzamento delle motivazioni di ragazzi e ragazze, la stima in loro stessi e nelle loro capacità, con uno sguardo anche ai propri stati emotivi nei momenti di maggiore difficoltà, ma senza mai smettere di coltivare le proprie aspirazioni. Si tratta di garantire l’acquisizione e lo sviluppo di competenze personali, e #Liberailfuturo intende perseguire questi obiettivi con il sostegno alle comunità educative che attorniano gli adolescenti: i Moduli formativi per insegnanti, relativi alle problematiche della preadolescenza e adolescenza (le cui ore di formazione verranno riconosciute come attività di aggiornamento dal MIUR); gli Sportelli di ascolto e i gruppi di mutuo aiuto per i genitori che avvertono la necessità di un supporto; l’attività di Counseling rivolta agli alunni sono tutte attività mirate a rafforzare la rete sociale di riferimento degli adolescenti che partecipano al progetto.

“Apprendere per vivere assieme” riguarda uno spazio molto vasto di abilità che si acquisiscono lungo tutto l’arco della propria vita, e non solo all’interno delle scuole. Stiamo parlando dell’empatia, della capacità di confrontarsi e di mettersi in discussione, delle doti relazionali che si coltivano e si rinnovano in ogni ambito sociale. Si tratta essenzialmente del vasto campo delle competenze sociali, che notoriamente si sviluppano in età adolescenziale all’interno del gruppo dei pari. Per questo motivo #Liberailfuturo prevede di indire un grande Torneo di calcio sociale basato sulle regole del fair play in collaborazione con i circoli sportivi di Roma, applicando la didattica sportiva e trasformando i campi di pallone in “palestre di vita”.

Infine, “Apprendere per condurre una vita autonoma e attiva”, che più che una dimensione della povertà educativa indica lo scopo principe per cui abbiamo il dovere di contrastarla. L’indipendenza, l’integrità e la sicurezza dell’individuo sono infatti gli obiettivi ultimi correlati all’educazione. Il progetto #Liberailfuturo aspira a dare vita ad una comunità educante in cui ogni attore locale si senta responsabilizzato all’educazione giovanile e investito della possibilità di influire positivamente sullo sviluppo di ragazze e ragazzi: solo con il lavoro in partnership ed il coinvolgimento della società civile potremo garantire continuità agli effetti di #Liberailfuturo.

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