Rinforzare la genitorialità fragile, difficile ma possibile
di lorsamaggiore
La formazione dell’equipe di LeNu è una delle costanti del nostro progetto. Abbiamo ripreso con la supervisione, a cura di Fondazione Città Nuova, sui casi della rete costruita da LeNu allargando la partecipazione anche ad operatrici di Centri Cismai, nostro partner, che lavorano sulla genitorialità. Con il dottor Enrico Quarello di Riflessi srl, ente anch’esso partner di progetto, abbiamo iniziato a riflettere già da tempo su come rinforzare la genitorialità fragile, su quali sono i punti di forza e quali, invece, di debolezza.
Siamo partiti dall’individuare le tipologie di genitori, selezionandone tre: genitori pregiudizievoli, genitori inadeguati, i genitori adeguati:
Per poi approfondire le ragioni alla base delle problematiche della genitorialità:
E comprendere quali sono gli elementi che intralciano l’aiuto che proviamo ad offrire alle nostre famiglie:
Arrivati a questo punto abbiamo riflettuto su come porsi dinanzi agli ostacoli. Enrico Quarello ci ha fatto notare che l’operatore può incorrere facilmente nella tentazione di porsi come una ‘maestrina’ che insegna al genitore a funzionare meglio in considerazione di quello che si è capito del minore, ma è un’impostazione che può reggere solo con genitori non troppo danneggiati. È un atteggiamento che non porta a grandi risultati perché si coglie il giudizio e il rimando alla non adeguatezza.
Allora, qual è l’approccio più rispettoso ed efficace per creare un’alleanza positiva con il genitore fragile?
Sicuramente un approccio attento alle fragilità che dia rilievo ai contributi positivi del genitore, ponga e intraveda problemi ma rimandi al genitore la soluzione, faccia proposte ma chieda sempre al genitore di pensarci, si preoccupi del parere del genitore per mettere a punto eventuali correttivi, e possa riferire al servizio sociale anche i passi in avanti fatti dal genitore.
In ultimo, ma non meno importante, abbiamo riflettuto sui bisogni e sentimenti degli operatori che non di rado possono sperimentare rabbia, frustrazione, e senso di inadeguatezza. Anche loro hanno bisogno di rinforzi positivi.
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