Il Rapporto CRC sui diritti dell’infanzia e l’adolescenza: una fotografia preoccupante per la Campania
di lorsamaggiore
Presentato ieri presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” il Rapporto CRC anno 2021 “I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia – I dati regione per regione” – seconda edizione, con un focus sui dati relativi alla Regione Campania che marcano sempre di più l’importanza di progetti di prevenzione precoce del mal-trattamento infantile come lo è Legami Nutrienti.
Un rapporto dal quale emerge che i quasi dieci milioni (9.287.462) di persone minori di età possono vedere o meno rispettati i propri diritti solo a seconda del luogo geografico in cui vivono. In altre parole nel 2022 l’infanzia è ancora tutelata a macchia di leopardo, a dispetto dei famigerati e mai attuati livelli essenziali di prestazioni.
Il GRUPPO PROMOTORE DEL RAPPORTO
Il Gruppo di Lavoro per la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (CRC), coordinato da Save the Children Italia, è un network composto da 100 soggetti del Terzo Settore, tra cui il CISMAI, ente partner di Legami Nutrienti, che da tempo si occupano attivamente della promozione e tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. La pubblicazione affianca l’analisi nazionale sviluppata nel Rapporto annuale di monitoraggio così da offrire una fotografia regionale attraverso una serie di indicatori e utili spunti per ulteriori approfondimenti.
L’ORGANIZZAZIONE GENERALE DELLA PUBBLICAZIONE
La pubblicazione è organizzata in 20 schede regionali che offrono dati sintetici e comparabili relativi alle aree tematiche individuate. Partendo dai contenuti dei rapporti annuali di monitoraggio, sono stati individuati sette raggruppamenti tematici. Per ciascuno di essi è stato individuato un set di indicatori per un totale di 164 indicatori. Significativa nel Rapporto è la presenza di dati sulle persone di minore età a rischio povertà o esclusione, sulla povertà abitativa, sulle attività culturali, lo sport e la povertà alimentare, i dati relativi alla scuola dell’infanzia e alla sicurezza nelle scuole, i dati sui minorenni vittime di abusi.
LA SITUAZIONE IN REGIONE CAMPANIA
- Dati demografici
Le persone di minore età in Campania sono 987.181, il 17,4% della popolazione totale della regione, contro una media nazionale del 15,7% ma con un trend in diminuzione rispetto al precedente Rapporto. Il tasso di natalità (per mille abitanti) è di 7,9, superiore di 1,1 rispetto alla media nazionale. La speranza di vita alla nascita è invece di 80,8 anni (inferiore rispetto alla media nazionale di 82 anni). Le famiglie con 5 o più componenti sono 8,7 su 100, superiori rispetto alla media italiana di ben 5,2, mentre i nuclei monogenitoriali sono il 20,3% (2,8 punti superiori rispetto alla media italiana).
- Povertà materiale ed educativa
Oltre ai dati sulla povertà economica, nel rapporto sono stati aggiunti nuovi indicatori che consentono una visione più completa e multidimensionale del fenomeno della povertà minorile.
In Campania la percentuale di persone di minore età in povertà relativa è del 34,4%, superiore di ben 14 punti rispetto alla media nazionale e in aumento di 2,1 punti rispetto al precedente rapporto. La percentuale di minori che vive in abitazioni prive di alcuni servizi e con problemi strutturali è del 15,3% (media italiana 12,8%).
I bambini e i ragazzi di 6-17 anni che nel tempo libero hanno l’abitudine alla lettura di libri sono il 38,2%, inferiore di 13,7 punti rispetto alla media nazionale. La percentuale di bambini e ragazzi di 3-17 anni che, nel tempo libero, praticano sport è del 41,4%, inferiore di ben 18,4 punti rispetto alla media nazionale e con una tendenza in aumento di 12,7 rispetto al precedente rapporto. In relazione alla povertà educativa digitale, la percentuale di minori tra 6 e 17 anni che non utilizzano Internet è del 22,3%, superiore di 6,6 punti rispetto alla media nazionale.
Infine, la percentuale dei minori che non consuma un pasto proteico al giorno è del 5,4%, di poco superiore alla media nazionale (5,1%).
- Ambiente familiare e misure alternative
Rispetto ai dati relativi all’ambiente familiare e misure alternative, in Campania il tasso di affidamenti familiari (al netto dei MSNA) è di 0,8 ogni mille residenti (media italiana 1,5). I bambini e gli adolescenti stranieri in affidamento familiare sono il 3%, inferiore di 15,9 rispetto alla media italiana.
Il tasso per mille residenti di 0-17 anni (al netto dei MSNA) nei servizi residenziali per persone di minore età è di 1,1 (media nazionale 1,3), in diminuzione di 0,2 rispetto alla precedente edizione. La percentuale di bambini e adolescenti stranieri presenti nei servizi residenziali è del 48,6% (inferiore rispetto alla media nazionale di 54,9%), mentre la percentuale di bambini e adolescenti accolti nei servizi residenziali con disabilità certificata è di 4,6% (0,4 inferiore alla media italiana).
Rispetto al tema relativo alle persone di minore età con un genitore detenuto, la percentuale di colloqui con minori sul totale dei colloqui è del 20,6% (media nazionale del 20,4%), mentre il numero di istituti penitenziari in cui è presente una ludoteca è di 4 su 15.
- Educazione, gioco e attività culturali
La percentuale dei comuni coperti da servizi socioeducativi per la prima infanzia è del 73,1%, superiore di 13 punti rispetto alla media nazionale del 60,1%. Il numero di posti nei servizi socioeducativi per la prima infanzia per 100 bambini di 0-2 anni è però di 10,4 (contro una media italiana di 26,9).
La percentuale di alunni della scuola primaria che usufruiscono del servizio mensa è del 25,4%, inferiore di 30,9 rispetto alla media nazionale. Nelle scuole statali sono presenti 30.065 alunni con disabilità mentre la percentuale degli alunni con cittadinanza non italiana presenti sul totale degli ordini è del 2,9%.
La percentuale di persone di 18-24 anni che hanno conseguito la sola licenza media e non sono inseriti in un programma di formazione (Early School Leaver) è del 17,3% (media italiana 13,1%), mentre la percentuale di persone di 15-29 anni che non lavorano e non studiano (Neet) è del 34,5% (media nazionale 23,3%).
Infine, la percentuale di edifici in cui è presente il certificato di agibilità è del 32,9% inferiore rispetto alla media italiana del 39%.
- Salute e servizi di base
Il numero medio di residenti per sede consultoriale è di 41.547 (media italiana 32.325). Sono presenti 54 punti nascita, di cui il 20,4%, con meno di 500 parti l’anno (inferiore di 3,6 punti rispetto alla media nazionale) e in diminuzione rispetto ai dati riportati nel Rapporto del 2018. I bambini residenti per medico pediatra sono 997,8 (media italiana 966,7) con una tendenza in diminuzione rispetto al precedente rapporto. Rispetto alle coperture vaccinali: la copertura per il morbillo è del 98%, superiore di 2,8 rispetto alla media nazionale con una tendenza in aumento rispetto al precedente rapporto. La percentuale di bambini obesi e gravemente obesi è del 18,8%, superiore di ben 9,4 punti rispetto alla media nazionale e in aumento rispetto alla precedente edizione. Il tasso di mortalità infantile è del 3,85‰ (media nazionale 2,88‰). Passando all’ambiente, e specificatamente alla qualità dell’aria urbana, i livelli di esposizioni della popolazione urbana all’inquinamento atmosferico da particolato PM 2,5 superiore a 10 mcg/m3 è del 77,4%, inferiore di 4,5 rispetto al dato nazionale 81,9%. Infine, la disponibilità di verde urbano è del 13,5, inferiore di 20,3 rispetto alla media nazionale del 33,8.
- Protezione
In merito al tema della protezione, i minori stranieri non accompagnati presenti e censiti in Campania sono 195 (Italia 7.802), tendenza in diminuzione rispetto alla precedente edizione. Con riferimento alle persone di minore età in stato di detenzione o misure alternative, nei Servizi residenziali sono presenti 192 minorenni, il 14,6% rispetto al totale nazionale di 1.310, con tendenza in diminuzione rispetto al precedente Rapporto.
Per la prima volta quest’anno sono stati poi inseriti i dati forniti dal Ministero dell’Interno rispetto ai minori vittime di abuso e di maltrattamento per una serie di reati, seppure forniscono solo uno sguardo parziale sul fenomeno: i reati per maltrattamento contro familiari e conviventi segnalati sono 2.794, il 12,87% del totale nazionale (21.709).
“ La Campania – ha commentato Luigi Malcangi, di Save the Children Italia – è un caso molto emblematico del nostro Paese dove la grave carenza di spazi, servizi, politiche e visioni strategiche in favore dell’infanzia negli ultimi decenni, ha generato un livello di incertezza che è oggi allarmante e abbiamo il dovere di riconoscere la gravità e l’urgenza di questa crisi per intervenire e cambiare rotta, utilizzando la grande opportunità che il PNRR e i fondi europei ci concedono in questo momento storico.”
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