LeNu continua il tavolo territoriale sulla genitorialità

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Alla fine di novembre si è riunito nuovamente il tavolo sulla genitorialità promosso da LeNu a cui hanno partecipato vari enti partner del progetto: Fondazione Città Nuova, Fondazione Eos/CISMAI, Cooperativa Sociale L’Orsa Maggiore, Polo per le famiglie, Spazio MAMME, Riflessi s.r.l., Associazione Terra Libera, Asl Napoli 2 Nord, Centro Servizi Sociali Soccavo, Università degli Studi di Napoli.

Il tavolo di lavoro ha ripreso il tema di cui si è discusso nell’incontro precedente ovvero il coinvolgimento della figura paterna ponendo ad esso delle necessarie premesse: 1) si ragiona su situazioni in cui non vi è violenza; 2) occorre distinguere sempre il contesto: prevenzione/tutela; intervento in sede/home visiting; genitori conviventi/separati/assenti; 3) i genitori sono esperti per esperienza; 4) l’esplicitazione del pensiero dei padri sui figli aiuta loro nell’esercizio della funzione paterna ed  aiuta noi; 5) i figli e le figlie hanno bisogno di una esplicitazione del maschile e del paterno per posizionarsi.

Differenza tra non escludere e coinvolgere positivamente

Il gruppo si è soffermato sulla necessità di uscire dal “sospeso” con i padri (come se nell’ambito dell’intervento venissero sospesi dalla funzione genitoriale) e di nominare il padre nella relazione con i figli e con la donna madre.

Si è valutato, inoltre, importante riconoscere e distinguere le diverse tipologie di padre assente:

  • morto (e come è trattata la morte)
  • detenuto (ha conosciuto il figlio? Lo vede? Lo sente?)
  • convivente ma impegnato nel lavoro fuori casa h24
  • convivente ma disimpegnato nella funzione
  • separato distante fisicamente
  • separato disimpegnato
  • separato, mai convissuto fin dalla nascita o dai primi anni di vita
  • separato con relazione interrotta bruscamente

Consapevolezza

Altra importante riflessione è sulla consapevolezza nelle operatrici/ori delle proprie rappresentazioni di maternità e paternità e di coppia genitoriale nonché della dimensione di genere e dell’impatto.

È emersa anche l’importanza di lavorare su una dimensione culturale dei servizi per l’infanzia in cui la referente è la madre, come ad esempio nei nidi e nelle scuole, figura quasi esclusivamente coinvolta anche in presenza di un paterno che non si sottrae.

Infine, il gruppo ha valutato l’importanza di lavorare sull’esplicitazione: i bambini che non fanno domande accettano il gioco dei non detti. 

Coinvolgimento dei padri 

Come farlo?

  • Attraverso le madri anche se sullo sfondo c’è rischio di esporre la donna quando non è conosciuta/chiara la relazione di coppia e non si è a conoscenza se ci sia violenza anche nelle forme di controllo o prevaricazione
  • Attraverso un gancio intermedio che possa aiutare la consapevolezza: potrebbe essere una funzione delle madri peer?
  • Invito diretto: esprimendo interesse e fiducia nel suo contributo e nella possibilità di cambiamento

Utilizzare l’ingrediente della «domanda di aiuto» anche con i padri:

  • In cosa posso aiutarti?
  • Ha qualche idea per aiutarmi con i suoi figli?
  • Come puoi essere nutriente per tuo figlio?

Passaggio dal dire “devi fare così” a “cosa puoi fare tu? Aiutare il padre a “tradurre” la sua esperienza sul figlio in conoscenza e responsività e lavorare con i “fantasmi” dei propri padri (nell’esperienza all’IPM con i giovani detenuti).

La dimensione della squadra

Il gruppo di lavoro ha concordato sulla necessità di incentivare il lavoro di squadra, anche in questo caso con delle opportune premesse: 1) è necessario coalizzarsi per affrontare la sfida di una genitorialità positiva; 2) le relazioni duali espongono al rischio di triangolazione con il terzo; 3) la collusione con una parte è velenosa, alimenta la frammentazione porta ai figli una ricostruzione parziale proposta come verità.

Coalizzarsi/Fare squadra

Nella famiglia – con i genitori – tra i genitori

  • Messaggio: insieme fate un buon lavoro che da soli non potreste
  • Messaggio: Uscire dalla gara tra genitori e con l’operatore su chi ne sa di più
  • Messaggio: Ricostruire una storia familiare fuori dagli stereotipi e dalle contese in cui i figli sono trofei

Con le famiglie allargate

  • Messaggio: tirare dentro altri

Nella rete tra operatrici ed operatori

  • Messaggio: tirare dentro altri per lavorare meglio ed alleviare la fatica

Il tavolo di lavoro si è congedato calendarizzato una nuova data con l’obiettivo prossimo di trovare forme di co-progettazione per ingaggiare genitori e comunità educante.

 

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