Estate&Libri, tre consigli di lettura che raccontano il mondo dell’infanzia
di lorsamaggiore
In spiaggia o in montagna, sdraiati sotto l’ombrellone o distesi sull’amaca al fresco di un grande albero, l’estate è il periodo dell’anno in cui possiamo divorare quei libri consigliati dagli amici o dal libraio di fiducia che durante il resto dell’anno campeggiano comodamente sul comodino, se non ancora sugli scaffali della libreria.
Legami Nutrienti, progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, ha pensato di aggiungere ai consigli di lettura di amici e conoscenti tre titoli che raccontano, con un linguaggio e uno stile molto diverso l’uno dall’altra, il mondo dell’infanzia da vari punti di vista. E se proprio non riuscite a leggerli in questo periodo estivo, anche l’inverno offre ottimi pretesti per fare scorpacciate di parole scritte, il vero cibo per la mente e per l’anima.
ORFANZIA di Athos Zontini (edizioni Bompiani)
“Un libro morbido, divertente, sagace, in cui l’autore, attraverso il punto di vista di un bambino di cui non viene mai rivelato il nome, getta uno sguardo profondo sulla paura di fare ingresso nel mondo incerto e mediocre degli adulti, ma soprattutto sulla cecità di questi ultimi verso l’infanzia, a cui è negata ogni possibilità di esprimersi e desiderare.
Sullo sfondo della città di Napoli, mai nominata, c’è un bambino, figlio unico, in continuo bilico tra realtà e immaginazione, che rifiuta il cibo perché è convinto che tutti i papà e le mamme mettano all’ingrasso i propri figli per poi mangiarli. I tentativi dei genitori di spingerlo verso il cibo sono i più disparati, ma il bambino resiste, si procura il vomito, fino a quando, in vacanza al mare, incontra Lucifero, un bambino-teppista con cui gioca a schiaffeggiare la gente in sella alle motorette e magicamente l’appetito, per la gioia dei genitori, si impossessa di lui.
Orfanzia è un affresco familiare che dipinge genitori scontenti e pronti a chiedere ossessivamente al proprio figlio se ha mangiato e mai a domandargli se è felice, a pretendere che superi le sue paura senza sforzarsi di capire da dove vengano, a buttargli addosso aspettative a cui sente di dover corrispondere per non deluderli. Un libro che attraverso la carta vincente dell’ironia e del fantastico, ci fa entrare in sintonia con il mondo dell’infanzia, quello invisibile gli occhi dei grandi e di cui tutti noi, ameno una volta, abbiamo fatto esperienza” (di Ornella Esposito tratto da Comunicare il Sociale – rivista mese di Giugno 2019).
LE FEDELTA’ INVISIBILI di Delphine De Vigan (Einaudi Editore)
Cosa succede se le fragilità dei genitori ricadono sulla vita dei figli? E quando una situazione familiare complicata rischia di esplodere e diventare un dramma?
“Theò ha dodici anni e i suoi genitori sono separati. La sua vita è spezzata in due: due mondi, due case, due segreti. La madre è una donna ingabbiata dalla rabbia e da un rancore cieco per l’uomo che ha amato e che oggi disprezza con tutta se stessa. Il padre è un uomo distrutto da una profonda depressione. Theò che non può pronunciare il nome del padre dinnanzi alla madre; Theò che non può rivelare a nessuno la condizione di disagio del padre; Théo che fa fuori bottiglie di vodka e rum, sperando di abbandonarsi e immergersi in uno stato di oblio in cui sia possibile dimenticare e annullarsi.
Nonostante i comportamenti insoliti e le stranezze di Theò, nessuno riesce a cogliere il suo dolore, tranne Hélène, l’insegnante di scienze il cui il passato è segnato in modo indelebile dalle violenze paterne che l’hanno portata a non poter avere figli.
Con uno sguardo lucido e un ritmo incalzante, Delphine de Vigan racconta i rapporti tra genitori e figli nella “liquida” società contemporanea. Racconta di figli soli e incompresi, spesso ostaggio di debiti che non hanno contratto, ma che devono farsi carico di pagare. Racconta di genitori troppo fragili che non riescono a rispondere alle esigenze emotive di chi hanno messo al mondo” (di Federica Testa tratto da www.sololibri.it 24 Giugno 2019).
NOSTRO FIGLIO di Ulisse Mariani e Rosanna Schiralli (edizioni Mondadori)
Dal concepimento all’adolescenza come aiutare i figli a crescere con il metodo dell’educazione emotiva.
Un manuale per genitori che spiega come applicare il metodo dell’educazione emotiva per crescere bene i figli. Ispirato ai principi dell’intelligenza emotiva, il libro è rivolto a chi sta per avere un bambino o a chi già ne ha. Gli autori, due psicoterapeuti, offrono alle mamme e ai papà un vero e proprio vademecum, uno strumento pratico per la buona crescita di un figlio durante le varie fasi della vita.
Spiegati in modo semplice, dettagliato e concreto per ogni fase di età, tutti i suggerimenti, le avvertenze e le informazioni presenti in questo libro si ispirano ai più avanzati studi neurofisiologici nell’ambito della psicologia dello sviluppo e al metodo dell’Educazione Emotiva, introdotto in Italia dagli stessi autori.
É ormai scientificamente dimostrato che tale metodo, se applicato con convinzione e continuità, garantisce da subito bambini meno capricciosi, adolescenti senza disagi, genitori meno stanchi e più soddisfatti.
Un manuale da leggere dall’inizio alla fine, ma anche da consultare all’occorrenza, quando cercate le opportune risposte sul parto e sull’alimentazione, sul sonno e sull’asilo nido, sulla questione dei compiti a casa e sull’importanza delle regole, sui primi amori, sugli orari da rispettare e su tanto altro” (tratto da www.ilgiardinodeilibri.it) .
Come tutti i libri di questo genere, anche il vademecun di Ulisse Mariani e Rosanna Schiralli è una pista, un’occasione per riflettere e confrontarsi, perché ogni storia familiare è diversa da un’altra e nell’educazione dei figli non esistono soluzioni preconfezionate, né ricette magiche, quindi, un vademecum da usare cum grano salis.
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