Primo incontro formativo sulla comunicazione del progetto Lavori in Corso: strumenti, vademecum e buone pratiche

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Legambiente, come capofila del progetto Lavori in Corso-adottiamo la città, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile in Italia, ha tenuto il primo incontro formativo rivolto a tutti i referenti territoriali che si occupano di gestire la comunicazione social e locale nei 5 diversi quartieri identificati dal progetto.

All’incontro, registrato su Zoom e disponibile come materiale formativo per chi ne facesse richiesta, hanno partecipato la communication officer e la communication coordinator di Legambiente Onlus, i 5 referenti territoriali che Legambiente ha individuato su ogni quartiere, insieme ad alcuni dei tutor che seguiranno il progetto affiancandosi ai referenti per la comunicazione.

L’incontro è stato utile a capire, nello specifico, come strutturare la comunicazione, quali strumenti servano e come sia meglio utilizzarli per comunicare i giusti contenuti al pubblico a cui vogliamo arrivare.

Essendo un progetto strutturato su più territori e con ben tre target diversi di pubblico: ragazzi tra i 9-14 anni, famiglie e stakeholder è stato consegnato un vademecum riassuntivo, caricato su Google Drive, dove sono stati inclusi aspetti fondamentali per la comunicazione di progetto: l’utilizzo di loghi e sottopancia; la differenza tra media relations-new media relations, i compiti dell’ufficio stampa per un progetto come Lavori in Corso, che si struttura in territori molto diversi fra loro, il calendario condiviso su Google Drive, il blog di progetto, ospitato da www.percorsiconibambini.it e l’utilizzo corretto di immagini e video, compresa una parte sull’utilizzo delle liberatorie e dell’informativa sulla privacy.

Fondamentale è stato concordare che la comunicazione del progetto non deve solo servire ad avvertire ed informare famiglie e ragazzi delle attività e dei corsi in partenza ma deve anche creare una rete di persone, interessate ai temi della povertà educativa minorile in Italia e alle attività proposte

A fine incontro i vari referenti hanno raccontato il loro quartiere e territorio, soprattutto a seguito dell’emergenza Covid e di come la didattica si sia dovuta adattare alle nuove leggi sul distanziamento sociale, penalizzando alcuni ragazzi le cui famiglie non avrebbero potuto permettersi i costosi device utilizzati per la didattica a distanza.

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