SCUOLE E FAMIGLIE IN DIALOGO

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Sono partite le prime iniziative formative realizzate all’interno del progetto LACCI. Promotore è il partner IC12 che sta realizzando incontri nei diversi plessi, dall’infanzia alla secondaria di primo grado.

“Un tè con la Dirigente. Essere educatori oggi come genitore e come insegnanti” è il titolo dell’iniziativa ed ha l’obiettivo di rafforzare il coinvolgimento delle famiglie nel dialogo e nella relazione con la scuola.

Ingredienti fondamentali sono il confronto franco sulle sfide educative, l’assenza di giudizio e l’informalità, proprio davanti a una tazza di tè e ai biscotti e ai manicaretti preparati dalle famiglie e condivisi con entusiasmo proprio nello spazio scolastico.

Tutto nasce dal percorso fatto all’interno del progetto da cui è emersa, da un lato, la difficoltà di partecipazione delle famiglie, ma al contempo anche il bisogno fondamentale di un loro coinvolgimento per condividere percorsi educativi efficaci. Inoltre, nei territori di intervento, si devono affrontare anche le  barriere linguistiche e culturali che naturalmente talvolta ostacolano la partecipazione.

Ecco quindi la ricetta. Abbiamo voluto creare un contesto informale che aiuti a “sentirsi a casa”- anche a scuola – accrescendo il senso di appartenenza alla comunità. Secondo aspetto: cercare di creare una relazione orizzontale, assente da ogni tipo di giudizio che permettesse quindi di esporre difficoltà o problematiche che i genitori affrontano nella relazione con la propria scuola. Grazie alla facilitazione della counsellor Antonella Galvani, i genitori sono stati quindi accompagnati nel dialogo. Terzo aspetto: la prossimità. Gli incontri sono stati realizzati nei diversi plessi per sentirsi “famiglia” all’interno degli spazi vissuti quotidianamente dai loro bambini e bambine. E infine: attenzione al bisogno di conciliazione tra questo tempo dedicato alla formazione e la cura dei figli.

Davanti a una tazza di tè e anche a ricchi banchetti, Dirigente e genitori hanno trovato i punti in comune e quelli in cui la distanza è maggiore. Ci si è interrogati sui motivi per cui le famiglie sono poco presenti nella scuola, sono uscite difficoltà reali che sono state espresse con schiettezza:  i problemi di lavoro, le differenze e diffidenze legate alla cultura, la relazione con alcuni docenti non sempre positiva. Ma è emersa anche molta voglia di tornare a partecipare e darsi da fare affinché l’ambiente in cui i propri figli passano tante ore sia curato e accogliente anche con il contributo di mamme e papà. Sono state occasioni preziose in cui la scuola si è messa in ascolto delle problematiche da affrontare (insieme) ma anche della condivisione dei momenti belli che i propri figli trascorrono a scuola.

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