“Attivamente Studio” con il tutor Matteo, “Serve capacità di ragionare, passione e forza di volontà”

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Oggi conosciamo Matteo Di Maggio, tutor del Laboratorio “ATTIVAMENTE STUDIO”, all’interno del progetto L’Atelier Koiné, della Cooperativa Sociale La Lanterna di Diogene. Le attività di supporto allo studio in numerose discipline, rivolte ai ragazzi dagli 11 ai 17 anni, si svolgono generalmente online e sono interamente gratuite. Il progetto è finanziato da Impresa Sociale CON I BAMBINI, nell’ambito del fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile.

“Sono Matteo Di Maggio, 22 anni, studente di Ingegneria Energetica all’Università La Sapienza di Roma, all’interno del progetto Attivamente Studio dell’Atelier Koinè mi occupo del sostegno didattico per ragazzi dagli 11 ai 17 anni.

Nel corso della mia carriera da studente ho compreso che l’insegnamento va oltre la semplice trasmissione delle proprie conoscenze, lo studio, e di conseguenza l’insegnamento, è nulla senza una capacità di ragionare e di interpretare con spirito critico ciò che si sta leggendo, sia che si tratta di un problema di matematica o di una poesia. Inoltre il ragionamento viene inibito senza la passione, la passione nello studio è il motore del progresso mentale, fisico e conoscitivo.

E allora ciò che è necessario per far emergere le potenzialità di un ragazzo è metterlo nelle condizioni psico-fisiche di poter rispondere alla domanda: “Qual è la mia passione?”

Io credo fortemente che attraverso sacrificio, perseveranza, studio mirato e intelligente si possano raggiungere risultati soddisfacenti e remunerativi di tutte le rinunce fatte per arrivare al proprio nobile obiettivo intrinseco.

Insegnando matematica e fisica lo scopo primario nei confronti degli studenti è quello di fargli avvicinare alla materia e di fargli capire l’importanza di avere delle basi solide in queste due discipline, l’importanza che ricoprono nel processo di sviluppo delle strutture logico-matematiche e nella capacità di ragionare.

Inoltre comprendere i concetti base di queste due materie è un allenamento alla disciplina e concentrazione; infatti, solitamente si pensa che i più ‘bravi’ in matematica sono i più intelligenti. Io credo fortemente che per la maggior parte dei ragazzi non sia così. Credo, piuttosto, che coloro che hanno compreso la matematica, per la maggior parte, siano studenti che ad ogni ostacolo incontrato nel loro percorso non si sono abbattuti ma hanno cercato di superarlo con tutte le loro forze e, alla fine, ci sono riusciti.

Quindi la matematica e la fisica, la quale si serve della matematica per dare una comprensione elegante e sintetica dei fenomeni che ci circondano, dal mio punto di vista, ci abituano non solo al ragionamento ma anche ad affrontare le difficoltà e a sacrificarci quando necessario; inoltre, la matematica e la fisica sono il linguaggio grazie alla quale ambiamo a comprendere a fondo tutti i fenomeni che ci circondano.

Cercare di trasmettere tale passione e tali valori è una questione davvero delicata ed emozionante: delicata perché per far in modo che il ragazzo si impegni è necessario entrare in empatia, da un lato, e far in modo che ti veda come una guida, un esempio (nel proprio piccolo); inoltre è emozionante quando un ragazzo ha compreso ciò che gli hai spiegato e ti riporta le proprie soddisfazioni in ambito scolastico.

Ma ciò che più di tutto remunera in generale – a mio avviso – un tutor è quando uno studente ti pone delle domande sugli argomenti trattati durante la lezione, perché quella domanda è frutto di un ragionamento, di un’idea formatasi nella mente dello studente, ma successivamente abbandonata perché ha capito la fallacia in qualche suo punto. E questo è segno di grande maturità perché è insita la voglia di ricercare la verità, o ciò che più si avvicina all’idea del vero, cioè la voglia di capire a fondo quella disciplina mettendo in discussione le proprie idee e riformulandole alla luce di informazioni nuove e – si presume – più precise e dettagliate.”

Foto in copertina: © Schoolvisor Magazine

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