SPORTELLO DI ASCOLTO A TERRASINI: LA TESTIMONIANZA DI UNA PSICOLOGA SUL VALORE DELL’AMICIZIA
di La Lanterna di Diogene Coop. Sociale Onlus
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E’ finito l’anno scolastico ed è tempo di bilancio per le attività dello sportello di ascolto svolte da psicologi specializzati in alcune scuole medie e licei nell’ambito delle attività promosse in Sicilia dalla Cooperativa Sociale Lanterna Di Diogene, soggetto capofila del progetto “L’Atelier Koiné”, selezionato da Impresa Sociale CON I BAMBINI nell’ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Da Terrasini, in Sicilia occidentale, la Psicologa Rosalba Barbera, ha sottolineato che “con la consapevolezza che la scuola e un luogo di crescita intellettiva, cognitiva ed emotiva”, l’attività svolta dallo Sportello di Ascolto Psicologico presso l’Istituto Comprensivo Giovanni Paolo XXIII è stata pensata nell’ottica della “promozione del benessere fisico, psicologico, relazionale e della prevenzione del disagio degli alunni (tra 11 e 13 anni circa), nonché del sostegno alla genitorialità, tanto complessa durante questa fase”.
Dai colloqui con i ragazzi appartenenti alle classi prime le problematiche sono legate principalmente all’acquisizione di efficaci strategie di studio per rendere più autonomo e produttivo l’apprendimento delle materie, ma anche la sofferenza, legata all’inserimento all’interno di un nuovo gruppo classe, che in alcuni di loro è fonte di stress e di disagiopoiché l’adolescente sente il bisogno di esprimere sé stesso e di essere accettato dal resto dei compagni.
Con gli alunni del secondo anno di studi è invece venuto fuori che hanno interiorizzato le strategie di studio, ma le relazioni all’interno del gruppo sono ancora altamente instabili.
Intorno ai 13 anni alcuni ragazzi, prima di altri, entrano nella fase dell’adolescenza, durante la quale si evidenziano repentini cambiamenti fisici e psicologici, l’acquisizione dell’identità personale ha bisogno di essere socialmente riconosciuta ed accettata.
Per giunta durante il terzo anno, agli alunni viene chiesto di compiere una scelta importante sul percorso di studi che dovranno intraprendere l’anno successivo. Per poter scegliere, i ragazzi dovrebbero essere consapevoli delle proprie abilità e delle competenze acquisite durante i tre anni delle medie, dovrebbero possedere la capacità di proiettarsi in un futuro lavorativo e di fare una scelta in base alle proprie aspettative.
Alla fine del terzo anno scolastico, gli alunni devono affrontare l’esame di stato, il distacco da alcuni dei compagni e l’inizio di nuove sfide che possono essere fonte di stress e disagio. Importante il ruolo che assume in queste scelte la socialità, fondamentale per la loro crescita, soprattutto per acquisire competenze relazionali, sperimentarsi, individuarsi dal nucleo familiare e raggiungere un’autonomia da un punto di vista psicologico.
Il valore dell’amicizia: gli amici diventano quindi un punto di riferimento: con loro non si condivide semplicemente il tempo libero, ma anche e soprattutto sentimenti, segreti, desideri, interessi e problemi. Ci si identifica con il gruppo, con i suoi valori e ci si separa man mano dalle figure genitoriali, per diventare adulti e autonomi.
Durante l’adolescenza le amicizie sono così importanti da occupare il primo posto nella classifica degli affetti. La famiglia, infatti, è spesso percepita come un luogo in cui è più difficile aprirsi ed essere compresi, mentre le regole vengono lette spesso solo come un divieto o un’imposizione, tanto che rendono difficile la relazione con i genitori.
Il gruppo di amici sicuramente è indispensabile per la costruzione dell’identità personale di ogni adolescente: autostima, considerazione di sé, sicurezza, successo e riconoscimento sono tutti aspetti che vengono cercati e sviluppati attraverso il confronto con i pari. L’amicizia, il sostegno reciproco e la possibilità di vivere relazioni positive rappresentano spesso anche una sorta di antidoto contro quell’insicurezza che ogni ragazzo si ritrova ad affrontare in questa delicata fase di crescita.
Le amicizie vengono scelte in base a criteri e bisogni specifici, che solitamente sono diversi da quelli degli adulti. Le compagnie spesso cambiano nell’arco dell’adolescenza e ognuna di esse svolge una differente funzione. Scegliere delle amicizie che i genitori non gradiscono, molte volte significa per i figli voler prendere le distanze dagli adulti, mettersi alla prova e andare alla ricerca di una propria identità e di un loro modo di essere.
In alcuni casi, i ragazzi possono avvicinarsi ad alcuni coetanei che mostrano qualche elemento trasgressivo: molte volte lo fanno perché li percepiscono forti, sicuri di sé, sono incuriositi e attratti dal loro modo di fare ribelle. Bisogna in questi casi fare attenzione, mettere da parte i pregiudizi e comprendere quando è il caso di intervenire e in che modo.
L’intervento dello psicologo scolastico, attraverso il counseling psicologico, è stato orientato ad aiutare i ragazzi ad esaminare ventagli di possibili scelte, rendendolo consapevole dei suoi punti di forza, delle sue risorse e delle ragioni delle sue difficoltà, a svilupparne le potenzialità. Così facendo, sono stati promossi atteggiamenti attivi e propositivi ed incentivate le capacità di autodeterminazione.
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