STUDENTI POST COVID. DIFFICOLTÀ DI CONCENTRAZIONE? È ANSIA

di

Parla la psicoterapeuta Mimosa Rizzoni, coinvolta negli sportelli d’ascolto e psicologici che rientrano nel progetto l’Atelier Koine con ente capofila la coop ‘La Lanterna di Diogene’

 

“Sempre più spesso i ragazzi che accedono agli Sportelli d’Ascolto che abbiamo predisposto nelle scuole ci confidano di sentirsi diversi, cambiati sia dal punto di vista emotivo che negli atteggiamenti a seguito del lock down. Conseguenze che inevitabilmente oggi si ripercuotono sul loro andamento scolastico”.

Mimosa Rizzoni è una delle professioniste impegnate nel progetto d’ascolto messo in campo nelle scuole di Lazio e Sicilia dal progetto l’Atelier Koine, che vede come ente capofila la coop ‘La Lanterna di Diogene’.

“I ragazzi – spiega – hanno sempre più difficoltà a concentrarsi, hanno attacchi di ansia, sono irritabili e soffrono di insonnia e risvegli precoci che finiscono per interferire con la vita quotidiana e il loro percorso di studi. Ecco perché mai come oggi gli sportelli d’ascolto sono importantissimi per supportare gli studenti in questa nuova fase della loro vita e dare un riferimento ulteriore alle famiglie e al corpo docente chiamato in prima persona a confrontarsi con un nuovo modo di approcciarsi ai giovani”.

“Gli sportelli d’ascolto – sottolinea la dottoressa Rizzoni – sono luoghi all’interno dell’istituzione scolastica che ci permettono di intervenire o prevenire situazioni che alla lunga, se non gestite adeguatamente, possono frenare i ragazzi nel loro percorso di vita. Il fatto che siano spazi scolastici ci permettono poi di trasformare agli occhi dei ragazzi la scuola in una risorsa e non in uno spazio problematico, permettendo a noi ‘grandi’ di fare rete, dove specialisti, insegnanti e famiglie possono confrontarsi senza filtri”.

Come aiutare i ragazzi? “In questi mesi abbiamo svolto una serie di incontri in cui stiamo agendo soprattutto sugli stati emotivi di ansia, attraverso percorsi di desensibilizzazione dei problemi e la strutturazione di ‘problem solving’. È assolutamente importante coinvolgere le famiglie. Conoscere cosa vivono i figli in questo momento, guardandolo da un punto di vista oggettivo, è un modo per dare loro gli strumenti per accompagnare i giovani in questa transizione”.

L’Atelier Koinè è un progetto selezionato da impresa sociale “Con i bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

Sono coinvolti nel progetto gli Istituti Comprensivi Statali “Raffaello Giovagnoli”, “Loredana Campanari” e “Bruno Buozzi” di Monterotondo. Il Liceo Statale “Gaio Valerio Catullo” e il Liceo Scientifico “G.Peano” di Monterotondo. Gli Istituti Comprensivi “Città Dei Bambini” e “Paribeni 10” di Mentana, “Sandro Pertini” di Fonte Nuova e “Pirandello” di Fonte Nuova, l’Ipsar “Alcide De Gasperi” di Palombara Sabina​. Gli Istituti Comprensivi “Eugenio Pertini” di Trapani, “Giovanni XXIII” di Terrasini, “Vittorio Alfieri” di Crotone. Il Liceo Classico Statale “Pitagora” di Crotone e l’Università degli studi di Bari ‘Aldo Moro’ Dipartimento di Scienze Politiche.

 

Argomenti

Ti potrebbe interessare

SOCIAL MEDIA. NOI ADULTI DISINFORMATI SUI CAMBIAMENTI DEI GIOVANI

di

La comunicazione e l’uso dei nuovi mezzi è una delle problematiche più sentite emerse dagli sportelli d’ascolto nelle scuole nell’ambito del progetto...

Allo Sportello Ascoltarsi di Terrasini la metodologia delle 3 A: “Accoglienza, ascolto e accettazione”

di

“Le parole chiave che hanno caratterizzato le attività di questi tre mesi di servizio sono state: accoglienza, ascolto, accettazione, supporto e relazione...

“Radio Koin…volgere”, lo spazio podcast del progetto “L’Atelier Koinè” per raccontare e raccontarci

di

Grandi novità in arrivo per il progetto L’Atelier Koinè, selezionato da impresa sociale “Con i bambini” nell’ambito del Fondo a contrasto della...