GENITORI NON ABBIATE PAURA DI CONOSCERE I VOSTRI FIGLI

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Parla la psicoterapeuta Alessandra Siniscalchi protagonista del ciclo di incontri nelle scuole di Lazio, Sicilia e Calabria sui Manga, promossi dal progetto l’Atelier Koine che vede la cooperativa sociale ‘La Lanterna di Diogene’ come ente capofila

“I Manga in Italia sono uno spaccato di vita. I ragazzi ne sono ‘consumatori abituali’. Come professionisti non possiamo far finta di nulla o peggio snobbare questo fenomeno. Conoscerli ci aiuta a capire e avvicinarci ai giovani”.

Psicologa e psicoterapeuta, la dottoressa Alessandra Siniscalchi è stata, insieme al disegnatore Vincenzo Filosa, protagonista del ciclo di incontri nelle scuole di Lazio, Sicilia e Calabria sui Manga, promossi dal progetto l’Atelier Koine che vede la cooperativa sociale ‘La Lanterna di Diogene’ come ente capofila. Incontri organizzati dagli enti partner l’associazione A.Maslow e la Cooperativa Agorà Kroton.

“I Manga sono da anni un fenomeno di culto che la pandemia, se vogliamo, ha ancor di più portato alla ribalta – racconta la dottoressa Siniscalchi -. L’acquisto di materiale fumettistico è notevolmente aumentato nell’ultimo anno e mezzo a causa delle restrizioni dovute al Covid e diventa quindi importante parlarne sia con i ragazzi che con i loro genitori, senza dimenticare il personale scolastico”.

“La fase dell’adolescenza porta con sé “una serie di crisi e compiti evolutivi” e generalmente i ragazzi hanno bisogno di identificarsi in qualcosa. C’è chi lo fa  ad esempio attraverso la musica, chi con  lo  sport e chi con i Manga. In questo modo i ragazzi, immersi nella lettura  e nelle trame, immedesimandosi nei personaggi con le loro diverse caratteristiche, vivono esperienze intime e molte volte anche fantastiche, entrando in contatto con vissuti e aspetti emozionali riguardanti contenuti della loro vita che permettono però loro di crescere, diventare adulti, approcciarsi a un pensiero via via sempre più critico e costruttivo nei confronti della società. Questo tipo di ‘prodotto culturale’ è un ottimo strumento capace di ampliare le esperienze  e mettere in contatto “il mondo interno con  quello esterno”, far emergere ed esplorare aspetti  della personalità profondi.

“Ciò che abbiamo provato a fare in questi incontri – continua la psicoterapeuta – è avvicinare il mondo dei ‘grandi’ al mondo dei ‘ragazzi’ partendo però dalla comprensione dei fenomeni di costume. E’ quello che abbiamo ottenuto con i Manga, con una breve digressione sulla loro forma animata “gli anime”.

Un modo per non giudicare ma conoscere ed orientare. Sono stati incontri assolutamente soddisfacenti, da riproporre, nei quali si è cercato di sviluppare nei giovani un senso critico rispetto ai diversi contenuti dei Manga e dall’altro nel provare a incuriosire i genitori, gli insegnanti e gin generale gli educatori nei confronti di un fenomeno che non deve essere assolutamente sottovalutato, ma anzi studiato per evitare un ‘gap’ generazionale sfavorevole.”

“L’Atelier Koinè” è un progetto multi regionale selezionato da impresa sociale “Con i bambini” nell’ambito del Fondo a contrasto della povertà educativa minorile.

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