La scuola ai tempi del COVID, la testimonianza di Martina: “In attesa della normalità non perdiamo la speranza”

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Nelle scorse settimane il progetto “L’Atelier Koinè” ha dato avvio alla pubblicazione delle testimonianze degli adolescenti in un periodo così delicato. Il tema scelto è stato “La scuola ai tempi del Covid”. Leggere gli scritti dei nostri ragazzi è un esercizio necessario per riuscire a cogliere a fondo il senso di questo periodo difficile e le conseguenze inevitabili nella vita dei giovani. Oggi vi proponiamo la testimonianza di Martina, frequentante il  Liceo Classico Pitagora di  Crotone, uno dei territori coinvolti dal nostro progetto multiregionale.

Buona lettura!

“Come ogni generazione, anche la nostra sta attraversando un momento storico particolare che la caratterizza: il covid-19. Ormai la nostra quotidianità è stravolta. Siamo passati dal vederci tutti i giorni tra sorrisi e abbracci al restare in casa con la costante paura che possa succedere qualcosa di terribile a noi stessi, ai nostri parenti e ai nostri affetti più cari. Nonostante ciò questo nuovo stile di vita è diventato una vera e propria routine.

Ad esempio un gesto che oggigiorno è oramai spontaneo è quello di afferrare la mascherina, quelle rare volte che ci si concede di uscire di casa, come se fosse il portafogli o le chiavi. Tanto quanto difficile per gli adulti tanto lo è affrontare questa situazione per noi ragazzi della generazione Z. Noi ragazzi che ci siamo ritrovati da un momento all’altro a non poterci più incontrare, trascorrere del tempo insieme, quasi come se fossimo in un mondo parallelo. Oltre questo aspetto, una delle cose più strane è stata quella di iniziare a fare lezione a distanza perdendo un po’il tratto umano della scuola dove i ragazzi affrontano dibattiti, condividono le proprie opinioni e imparano a conoscere vari punti di vista.

La scuola, come sappiamo tutti, non è fatta solo per imparare le discipline quali: storia, geografia, italiano, inglese e altro… ma
soprattutto serve a insegnare agli studenti ad affrontare la vita tra alti e bassi. A causa della didattica a distanza, a mio parere, questo aspetto si va leggermente ad affievolire. Dopotutto sono felice di avere avuto la possibilità di conoscere parte dei miei nuovi compagni durante il primo periodo di scuola anche se, nelle settimane in cui il mio gruppo era a distanza, è stato abbastanza difficile seguire le lezioni.

Infatti, secondo me, esistono pro e contro della didattica a distanza. Tra i pro abbiamo il fatto che le lezioni sono molto più chiare nonostante i vari problemi derivanti dalla connessione e che abbiamo avuto la possibilità di conoscere meglio non solo il mio gruppo, ma anche la restante parte di classe. I contro, ovviamente, sono molti ma cerco sempre di vedere il lato positivo, anche perché i professori fanno il possibile per rendere le lezioni il più piacevole possibile. Non mi sarei mai aspettata di fare lezione così, infatti a Marzo 2020, quando iniziava a girare voce dell’inizio delle lezioni a distanza, ero la prima a dire che non fosse vero e che questa pandemia fosse solo un qualcosa di passeggero. Purtroppo nel giro di poche settimane fui costretta a ricredermi poiché oramai era impossibile negare l’evidenza. Questa situazione sta andando avanti da quasi un anno e sono un po’ stanca, come bene o male tutti d’altronde, di vivere in questo universo parallelo. Voglio uscire, abbracciare i miei amici, fare passeggiate e riprendere le attività normalmente.

Voglio vivere la mia adolescenza e per questo spero che questa situazione arrivi al termine il prima possibile. Il covid è un avvenimento che ha segnato le vite di tutti e già immagino quando sarò anziana e uno dei miei nipoti verrà a chiedermi aiuto per sapere cosa è successo in questo periodo per dei compiti di storia. Questa vicenda è un dramma nel quale però la terra ha potuto prendere una pausa dalla tossicità dell’uomo. Sto vivendo nella speranza che tutto ciò si concluda per poter tornare alla normalità ma finché ciò non accadrà sono pronta a restare a casa cercando di vedere sempre il lato positivo.

Dopotutto si dice che questi siano i migliori anni della nostra vita e non lascerò che nessuno me li rovini!”

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