Commistioni sonore all’ Istituto Comprensivo Pirandello di Fonte Nuova

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L’incursione di Simone Saccucci, educatore e storyteller, all’ interno dell’ hub “Folk’n funknell’Istituto Comprensivo Pirandello di Fonte nuova, ha creato un vero scalpore. I ragazzi hanno seguito con attenzione e messo in opera le nozione che gli venivano trasmesse da Simone rispetto all’ utilizzo dell’harmonium, strumento antico con sonorità unica, che i ragazzi hanno potuto tenere in mano per la prima volta.

Davvero una sorpresa, rispetto al lavoro svolto fino ad ora dal tecnico Stefano Proietti, che racconta della sua esperienza con i ragazzi del Pirandello con estremo entusiasmo.

Stefano fino ad ora ha svolto lezioni passando da elementi di body percussion, ossia l’ utilizzo del corpo come percussione attiva, a brevi nozioni di respirazione diaframmatica, all’ utilizzo della voce, alla costruzione del testo con giochi di narrazione circolare e anche competenze sul lavoro multimediale, software di registrazione e composizione, controller esterni, tastiere, sint e registrazione di parti vocali con microfoni a condensatore. Un percorso di competenze tecnico- teoriche rispetto alla pratica musicale, che lo stesso Stefano ha compiuto in prima persona, essendo educatore e musicista.

Stefano racconta: “Quando ho pensato a questo percorso da fare con i ragazzi, ho immaginato di portarli al compimento di un lavoro di “sound writing” che potesse nascere dall’ incontro, dal gioco e che si potesse sviluppare lentamente riportando le proprie emozioni su carta e attraverso la musica. Difatti lo scopo finale del percorso sarebbe quello di arrivare a registrare un Ep con testi, suoni e metodologie sonore elaborato completamente dai ragazzi. Insomma, vorrei che si arrivasse alla realizzazione di un Cd realizzato home made, e se riusciamo, con un passaggio anche in studio di registrazione”.

Insomma, un progetto ambizioso quello di Stefano, che pare completamente realizzabile visto che i ragazzi sono molto avanti rispetto a quanto proposto.

La presenza di Simone Saccucci, in qualche modo, ha sovvertito l’ ordine delle cose, i ragazzi seduti a terra hanno toccato uno strumento sconosciuto come l’ harmonium, ne hanno ascoltato il suono e ne hanno prodotto uno loro, hanno sentito l’ aria emessa dallo strumento, una sorta di organo con un serbatoio d’ aria che consta di una tastiera e dei pedali che azionano dei mantici. Insomma una sorta di “diaframma di legno” che si gonfia e si sgonfia, come un corpo quando acquista ed emette aria; esperienza questa che ha avvicinato i ragazzi alla percezione del proprio respiro.

Un’ esperienza davvero toccante, un incontro di generi musicali e di conoscenze che hanno permesso di poter far entrare in contatto i ragazzi con la complessità dei linguaggi che propone la musica. Stefano e Simone ne sono soddisfatti.

Aspettando le prossime “incursioni” di Simone Saccucci,

la musica che nasce dall’ Atelier Koinè continua a propagarsi per l’ aria…”

 

 

 

Dove le parole non arrivano… la musica parla.”

L. V. Beethoven

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