Un’estate da favola!

di

Favolare è il titolo dei centri estivi proposti dalla Cooperativa Solidarietà di Treviso che si sono svolti tra il Villaggio Solidale situato nel quartiere di Santa Bona e la Fattoria Didattica Topinambur di Monigo. Molti i bambini dell’infanzia e delle primarie che hanno partecipato, da giugno a settembre 2019, alle attività estive, vivendo un’esperienza di crescita e di condivisione.

L’iniziativa è proposta all’interno di Kepler 5-14 nuovi sistemi educativi per generazioni competenti, progetto promosso da La Esse, selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
13 settimane di programmazione che, oltre alle risorse quotidianamente attive nella cooperativa, in estate si sono arricchite di persone ed esperienze straordinarie grazie alla partecipazione di 130 bambini, 7 animatori, 4 studenti in alternanza scuola lavoro, 6 volontari animatori, 2 volontarie per la segreteria, 2 collaboratrici per la pulizia, 5 collaboratori tra i partecipanti del progetto Interagendo (Dopo di noi), 1 collaboratore psicomotricista e con la partecipazione straordinaria di 20 persone con disabilità coinvolte attivamente nel lavoro estivo.

«Decidere insieme è meglio: se i centri estivi hanno avuto un buon esito è stato grazie al lavoro iniziale di co-progettazione, che ha permesso di dare voce alle diverse teste e ai diversi cuori della cooperativa – afferma il coordinatore della Cooperativa Solidarietà Alessandro Gasparin– Un gruppo di lavoro eccezionale deve essere prima di tutto rappresentativo, perciò è stato composto da persone con disabilità, amministrazione, comunità, centri diurni, Topinambur, area infanzia. Abbiamo riscritto completamente gli obiettivi dei centri estivi, per ripartire da solide basi condivise e per non dare niente per scontato, a partire dai bisogni dei bambini. Co-progettare non è stato risolvere una serie di problemi ma piuttosto pensare a come dare risposta insieme agli obiettivi condivisi che volevamo raggiungere».

Plastica? No, grazie! Contenere e ridurre il consumo di plastica all’interno del servizio: piatti di ceramica, posate d’acciaio, bicchieri riutilizzabili e lavabili. Con questo obiettivo i centri estivi hanno attivato operatori e residenti creando una squadra addetta al servizio di mensa, permettendo anche una possibilità occupazionale per la comunità, potendo spendersi in un ruolo utile e in relazione con i bambini. I bimbi, inoltre, sono cresciuti sotto il profilo dell’autonomia, adoperandosi insieme agli adulti della comunità. Anche le famiglie sono state coinvolte fornendo ad ogni bambino di una propria borraccia, per abbassare l’uso di bicchieri usa e getta nel corso della giornata.   Volete sapere cosa abbiamo evitato di consumare in questi tre mesi? 2000 involucri monoporzione in plastica, 2200 piatti di plastica, 3900 posate di plastica, 5850 bicchieri di plastica.

Un frutto (biologico) al giorno:l’alimentazione sana è un argomento che sta molto a cuore alle famiglie. La merenda ai bambini è stata offerta privilegiando il consumo di frutta biologica proveniente dall’azienda agricola Topinambur. E la preparazione della merenda ha permesso a diverse persone con disabilità di sperimentarsi quotidianamente in un’attività lavorativa concreta.

Laboratori nella fattoria: ognigiovedì mattina nella fattoria didattica Topinambur sono stati ambientate le favole più famose, tra piante e aiuole, tingendo di magia e di gioco i laboratori naturalistici ideati e condotti dal centro diurno Stella Pooare, con il contributo delle persone della linea lavorativa del progetto Interagendo (Dopo di noi).

Diverso da chi?!Il laboratorio di teatro sociale ha coinvolto nel mese luglio 23 ragazzi delle scuole medie, tra gli 11 e i 14 anni per aprire al difficile ma affascinante tema dell’identità, cruciale per l’età dei destinatari. Principio del teatro sociale è la prioritaria attenzione alle dinamiche del gruppo, per favorire il benessere e l’emersione dell’identità dei partecipanti attraverso il gioco, passando dai burattini alle maschere, dal clown al circo, con la partecipazione dell’attrice Arianna Capiotto.

Laboratori senso motori e di lingua condotti da psicomotricisti professionisti rivolti ai bimbi di 4 e 5 anni, con attività di gioco in lingua inglese o spagnola ideati dagli animatori.

Regioni

Ti potrebbe interessare

Le grandi scoperte dell’uomo nella Preistoria

di

La cooperativa Solidarietà propone il nuovo programma di attività didattiche per le Scuole Primarie di Treviso per fare cultura sulla disabilità divertendosi...

Intrecci, il laboratorio di conoscenza e integrazione per le mamme

di

Intrecci è l’attività dedicata all’accoglienza per le mamme dei bambini che frequentano l’Istituto Comprensivo Martini di Treviso. Un laboratorio di conoscenza e di integrazione reso...

Professione reporter: a scuola di giornalismo in classe

di

Cos’è una notizia? Come iniziare a scrivere un articolo? Come si fa un’intervista? Per rispondere a queste domande e a molte altre...