#dettotranoi | didattica a distanza | tra sfida e opportunità
di Italia Educante
Coronavirus, emergenza sanitaria, lockdown, dispositivi di sicurezza. Non si va a scuola! Che bello!…Ma non si può uscire…non ci si può toccare… Salutatevi col gomito, tenete le mascherine sul volto, attenzione al distanziamento sociale. E, nel frattempo, fate scuola a casa, usate piattaforme diverse, fatevi interrogare in schermo mentre nonna passa l’aspirapolvere e il fratellino reclama il robot disperso su Marte e la connessione si diverte a saltare…
Quante novità! Quanti pensieri, quante parole nelle teste dei nostri ragazzi: bambini, adolescenti, giovani chiamati improvvisamente a nuove e, diciamocelo, importanti responsabilità.
Il Covid -19 ha stravolto il nostro quotidiano, ci ha obbligato a ripensare le nostre routine, ha cambiato le nostre abitudini ma assieme alle nostre anche quelle dei nostri figli, dei nostri nipoti, dei nostri alunni, dei nostri ragazzi.
Come sono cambiate le loro giornate? Come assicurare loro la nostra vicinanza, a distanza?
Queste le domande che hanno guidato la riflessione dell’èquipe educativa dell’Opera San Giuseppe e della Cooperativa Sociale Paidòs, impegnate sul territorio con il progetto ItaliaEducante, un progetto finanziato da Impresa Sociale Con i bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, attivo in 7 regioni italiane, in cui si raccoglie, sviluppa e innova l’esperienza socio-educativa e di inclusione sociale centenaria maturata dalla Congregazione dei Giuseppini del Murialdo. A Lucera il finanziamento di Con i bambini ha permesso l’attivazione di un hub educante che vede protagonisti in rete quattro istituti scolastici (I.C. Tommasone Alighieri, I.C. Manzoni-Radice, I.C. Bozzini Fasani, Convitto Nazionale Ruggero Bonghi), tre associazioni culturali (Mediterraneo è Cultura, Strumenti & Figure, Fcd Lucera Calcio) e due aziende (Systech srl, Libreria Kublai), con l’obiettivo di sviluppare un pensiero e una strategia comune e condivisa per i giovani del territorio: quei minori che il progetto mira ad accogliere ed accompagnare sulla strada di un’autonomia responsabile. Le attività progettuali, intraprese da un anno a questa parte, hanno coinvolto a livello locale oltre 800 ragazzi e, a livello nazionale, un totale di circa 5000 giovani frequentanti la scuola secondaria di primo e secondo grado e promettono di coinvolgerne circa 13 mila entro giugno 2022. A seguito dell’emergenza sanitaria e dei conseguenti Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, anche ItaliaEducante Puglia ha deciso di sospendere ogni attività progettuale in essere, attenendosi alle indicazioni governative ed uniformandosi alle politiche della scuola. E, proprio mentre gli istituti scolastici hanno lavorato per trovare soluzioni concrete per portare avanti la didattica, l’équipe educativa locale ha focalizzato la propria attenzione sull’individuazione di strade percorribili per dare senso a questa sospensione forzata. L’impegno è il solito: accompagnare i ragazzi, camminando al loro fianco, nel tentativo di dare risposte e segni concreti sul solco del fondatore della Congregazione dei Giuseppini, San Leonardo Murialdo, che già sul finire dell’ottocento invitava la sua famiglia educativa a ‘volgere lo sguardo’ attorno a sé per leggere i bisogni del tempo. Allora, partendo proprio dai bisogni, si sono immaginati nuovi interventi educativi finalizzati al ridurre l’isolamento dei ragazzi – e delle loro famiglie-, a facilitare la didattica a distanza attivata dalle scuole e, ancora, di supporto e sostegno nella comprensione del presente, di questo particolare ‘qui e ora’. In rete con gli istituti scolastici del territorio, sono stati attivati oltre 30 percorsi di sostegno individuale e di piccolo gruppo a favore di ragazzi della scuola media e si è provato a dare concretezza alla vicinanza aiutando istituti e famiglie anche sul piano pratico: grazie al finanziamento, infatti, è stato possibile fornire a 5 minori del territorio un tablet per affrontare la didattica a distanza.
Il sostegno alla didattica è fondamentale ma occorre pensare anche al lato aggregativo, agli stimoli culturali e all’educazione alla cittadinanza: oggi più che mai al centro dell’agenda. Ecco, che nascono nuove attività: percorsi in piccolo gruppo e rigorosamente a distanza di Cittadinanza e Costituzione e di Orientamento al lavoro. Ma i ragazzi avranno voglia di stare ancora collegati? La risposta è arrivata dalle iscrizioni: 100 studenti di quarta e quinta superiore del Convitto Nazionale Ruggero Bonghi hanno iniziato un’esperienza nuova che li vede protagonisti in prima persona. “Entrambe le proposte, di grande interesse e spessore educativo, hanno suscitato entusiasmo e partecipazione dei nostri alunni”, ha commentato la dirigente scolastica dell’istituto Bonghi la professoressa Mirella Coli che ha aggiunto “l‘educazione alla convivenza civile e democratica, fondata su valori universali, sul rispetto di sé e degli altri, è una priorità per la scuola. Le competenze sociali ed emotive sono fondamentali per la crescita del singolo e per lo sviluppo della società, al pari delle competenze cognitive. La scuola non è lasciata sola nella assunzione della responsabilità educativa nei confronti dei bambini e dei ragazzi, ma condivide con il territorio la funzione di Comunità educante anche grazie al progetto Italiaeducante in cui l’Opera San Giuseppe e la Coop. Paidòs ci hanno coinvolto”.
Comunità educante, lavoro di rete, sinergie del e per il territorio sono parole chiave per il progetto finanziato da Con i bambini: un progetto di resilienza educativa che ha a cuore l’oggi dei ragazzi in vista del loro domani. “San Leonardo Murialdo, il nostro Fondatore, è stato da sempre attento alla formazione integrale della persona, in tutte le sue componenti ed ha trasmesso a noi, Giuseppini del Murialdo dell’Opera San Giuseppe di Lucera e agli educatori della Cooperativa Sociale Paidòs, che a questo di ispira, questa sottolineatura e questo agire olistico” ha commentato il direttore dell’Opera p. Diego Cappellazzo. “Pertanto il nostro agire educativo ha di mira l’interezza della situazione del ragazzo/giovane, con l’obiettivo della formazione morale, civile e religiosa, ponendo particolare cura sia alla dimensione educativa, che alla dimensione civica e sociale. Uno dei suoi motti esplicativi, presente nei suoi scritti, potrebbe essere sintetizzato col fatto che è fondamentale lavorare perché i giovani diventino «onesti cittadini, […] sinceri e virtuosi cristiani». E se la misura del “sincero cristiano” è data dal vangelo, la qualità dell’“onesto cittadino” si verifica, già nel ragazzo, dalla sua capacità di attenzione e responsabilità per il bene comune.”
Leggere i segni dei tempi, dare risposte ai bisogni, mettere al centro la relazione educativa, preoccuparsi della comunità, del bene comune, sono nella vocazione della Famiglia del Murialdo e in quella di questo progetto e, ora, il pensiero è al futuro, alla progettazione di interventi che rispondano a situazioni mutate: il tempo della droplet distance terminerà e occorrerà essere pronti a leggere, recepire, intercettare e accogliere bisogni, emozioni e opportunità.
#dettotranoi con le parole di Marika Polidori, coordinamento ItaliaEducante Puglia
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