#unodinoi | Andrea ed il cinema

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Andrea è regista da sempre: liceo artistico e Accademia delle Belle Arti alle spalle, ha un amore viscerale per il mondo cinematografico che lo ha portato a studiare, approfondire e lavorare sempre dietro la telecamera. Andrea è il primo della serie #unodinoi che vi racconta alcuni dei volti che stanno dietro ItaliaEducante e  davanti ai ragazzi che di ItaliaEducante fanno parte.
Perché hai deciso di metterti in gioco con noi di ItaliaEducante?
Mi piaceva l’idea di poter trasferire ai ragazzi la passione che mi anima dentro. La passione è il motore che ti può riaccendere ed i ragazzi sanno apprezzarla, quando la incontrano. Le volte in cui sono stato con loro sono sempre state occasioni per parlare molto e per rispondere alle loro tantissime domande che, naturalmente, un lavoro come il mio fa emergere. Chissà che, da queste domande e dalle risposte, non scoprano che il cinema è anche la loro strada!
Che cosa ti ha colpito di più dell’esperienza?
I ragazzi sono sempre speciali e sanno sorprenderti sempre. Tuttavia ciò che mi ha colpito di più è stata la loro richiesta di aumentare le ore di laboratorio insieme. Una richiesta di questo genere, mi dice tante cose…
Qual è il progetto su cui li stai facendo lavorare?
L’idea è quella di realizzare un corto e, naturalmente, prima che tutto si interrompesse per il lockdown, ciascuno doveva scrivere un pezzo così che poi, alla fine, si lavorasse alla composizione ed alla stesura della sceneggiatura finale, cercando di mettere insieme tutti i contributi. Al di là della scrittura, è stata l’occasione per parlare anche di tutto ciò che riguarda il back stage: come funziona un set, tutte le figure che sono coinvolte nella produzione e cosa sono chiamate a fare, i tempi di realizzazione di un corto… È chiaro che i ragazzi sono attirati moltissimo dalla parte pratica di tutto il processo ovvero dalla messa in scena vera e propria di quanto si scrive ma devono sapere che, prima di andare in scena, vanno costruite molto bene le cose, ci sono passaggi importanti da fare e una sceneggiatura precisa da scrivere. Non ci si inventa, nemmeno in questo caso.
Cosa è emerso dai loro scritti?
Le storie che i ragazzi scrivono sono sempre storie molto vicine alla fase di vita che stanno attraversando. Vanno per la maggiore storie di amicizie e delusioni d’amore coma anche storie incentrate sulla difficoltà di relazione con i genitori. La scrittura di una storia da mettere in scena è molto spesso, se vogliamo, la narrazione di una parte di sè importante.
Cosa ti auguri per il futuro?
Di tornare in scena molto presto insieme a loro!

#unodinoi è Andrea Vitiello, regista

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