Cresci solo se sognato. Spunti dal convegno Educare al Sud

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Una delle ragioni per cui il progetto ItaliaEducante può diventare anche più utile di quello per cui è stato pensato è la creazione di spazi di pensiero e di esperienza condivisa tra agenzie educative territoriali attraverso convegni e simposi sul territorio in cui opera.
La tavola rotonda Educare al Sud. Minori, marginalità educativa e nuove povertà: percorsi di prevenzione e inclusione, organizzata da ItaliaEducante Puglia pochi giorni fa con la collaborazione e la sponsorizzazione di numerose realtà locali, va esattamente in questa direzione. Ciò che è emerso, grazie alla partecipazione di esponenti della società civile impegnati, a titolo diverso, nell’educazione e nell’accompagnamento di ragazzi in condizioni di fragilità, è un quadro complesso in cui diventa evidente che, sempre di più, serve muoversi con spirito di squadra, secondo un progetto in cui le varie realtà coinvolte agiscono rispondendo ad una visione comune, con strumenti adeguati ed un piano d’azione condiviso. Di fronte alla complessità del fenomeno comunemente definito “povertà educativa” nessuna istituzione può pensare di farcela da sola. Se partiamo dai dati riportati da Maristella Mazza, psicoterapeuta e giudice onorario del Tribunale per i Minorenni di Bari, secondo i quali <<circa il 70% dei minori che commettono reati sono, infatti (ndr), in dispersione scolastica>>, un approccio di sistema alla problematica diventa irrinunciabile.  Serve una visione d’insieme ma serve, anche, l’attenzione al particolare per cogliere segnali di malessere nei ragazzi che devono trovare una risposta adeguata proprio dall’ambiente che frequentano, sia esso la scuola, sia esso la comunità territoriale in senso più ampio.
Come sostiene  don Danilo Magni, Giuseppino del Murialdo, e direttore nazionale di ItaliaEducante, <<occorre entrare reciprocamente nei cuori>>  perché <<non possiamo permetterci di perdere i ragazzi>>. Ma come? Con il potere di guardare oltre che consente di immaginare luoghi, comunità, individui non come sono oggi ma come potrebbero essere. Perché <<il lavoro diventa significativo solo quando ne conosco il significato>>, come esordisce Giuseppe Cavallaro direttore dell’ente di formazione Engim Lombardia, e <<ciascuno cresce solo se sognato”>> come dice, parafrasando Danilo Dolci, Cesare Moreno, presidente dell’ass. Maestri di strada. Bisogna essere attenti al dolore dell’altro, non servono molte parole, ma quelle giuste, quelle che come una chiave aprono la difficoltà altrui e riescono ad incanalarla positivamente.
Lo sforzo di ItaliaEducante in Puglia, a Lucera, così come in tutti territori in cui è operativa, è proprio questo: creare spazi e tempi di accoglienza e di accompagnamento per i ragazzi e le loro famiglie così da riempire di senso i momenti faticosi della vita di ciascuno, creando prospettiva e visione positiva verso il futuro. Grazie al finanziamento dell’impresa sociale Con i bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, è stata possibile l’attivazione, nel comune di Lucera, di un hub educante che vede protagonisti in rete quattro istituti scolastici (Tommasone Alighieri, Lombardo Radice, Bozzini Fasani, Convitto Bonghi), tre associazioni culturali (Mediterraneo è Cultura, Strumenti & Figure, Fcd Lucera Calcio) e due aziende (Systech srl, Libreria Kublai) per un coinvolgimento, finora, di oltre 800 ragazzi nella fascia d’età medie e superiori. Le difficoltà non mancano, rileva Marika Polidori, coordinatrice ItaliaEducante Puglia, ma, certamente, il desiderio di stare accanto ai ragazzi perché si sentano “sognati”, va oltre qualsiasi umano ostacolo.
Con il contributo di Maria Del Vecchio, ItaliaEducante Puglia

La tavola rotondaEducare al Sud. Minori, marginalità educativa e nuove povertà: percorsi di prevenzione e inclusione è stata promossa da Opera San Giuseppe/Giuseppini del Murialdo Lucera e Cooperativa Paidos Onlus con il patrocinio del Comune di Lucera, la collaborazione del servizio Paidos/ADE (Assistenza Domiciliare Educativa), l’Associazione di Volontariato Famiglia Murialdo e la sponsorizzazione dell’azienda Circelli Hospitality Srl

 

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