A Campo nell’Elba giochi di squadra per combattere le rivalità
di L'isola che c'è
“Nello spazio di comunità a Marina di Campo, dopo lo svolgimento dei compiti scolastici, lavoriamo spesso sulla motricità – spiega Federica, animatrice di L’isola che c’è -. Andiamo fuori anche perché il tempo lo consente, inoltre il bisogno di muoversi, correre, giocare all’aria aperta nei bambini in questo periodo è a dir poco evidente”.
Vengono alternati momenti di gioco libero a momenti dedicati a giochi di gruppo più strutturati.
Nei momenti liberi le bambine e i bambini di Campo giocano a calcio, ma amano anche sfidarsi a centrare i due canestri che sono stati installati di recente, proprio grazie alla collaborazione tra l’istituto comprensivo Giusti di Campo nell’Elba e il nostro progetto, che ha permesso di comprare arredi e giochi.
Inoltre le bambine e i bambini si muovono e si rincorrono anche usando lo spazio in modo creativo, inventando situazioni e storie di cui sono protagonisti. Osserviamo che anche nei momenti liberi e soprattutto nel calcio, capita di dover intervenire ad incoraggiare, ammonire, placare dinamiche di conflitto, aiutare a decodificare gesti e azioni. Perché, diciamolo, spesso accade che la situazione degeneri in termini di pura rivalità a qualunque costo, perdendo il gusto della sana competizione e del gioco di squadra.
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