L’importanza della musica nell’apprendimento dei bambini
di cooparkeonlus
Secondo lo psicologo H. Gardner può essere utile pensare alla creatività in termini di intelligenza. Per cui la creatività è fornita a ciascun individuo sotto forma di una o più intelligenze specifiche. Gardner individua sette intelligenze: linguistica, logica-matematica, spaziale, corporeo-cinestetica, interpersonale, intrapersonale e musicale.
In linea di massima i bambini dotati di capacità musicali sono attratti dal mondo dei suoni e delle note, cercano di produrre combinazioni di suoni da soli, anche con oggetti di uso quotidiano.
Ovviamente la predisposizione innata da sola non basta se non viene stimolata nel modo giusto. Questo non solo per svelare il talento specifico in ambito musicale, ma anche perché la musica ha un’importanza fondamentale per lo sviluppo del cervello di un bambino.
Molte ricerche dimostrano come lo studio della musica contribuisca a sviluppare capacità particolari ed aiuti a facilitare i bambini nell’apprendimento regalando loro un modo di vedere le cose molto più ricco, è stato dimostrato che studiare musica presenta diversi vantaggi.
Per ascoltare, cantare o suonare si devono attivare entrambi gli emisferi del cervello: quello destro, sede delle emozioni e delle capacità sensibili, coglie il timbro della musica e la melodia. L’emisfero sinistro, invece, che controlla i processi logici, analizza il ritmo e l’altezza dei suoni. Il risultato è una intensa ginnastica della mente i cui benefici riguardano anche altre abilità, come la capacità di formulare ragionamenti astratti, la possibilità di aumentare le competenze analitiche, matematiche e linguistiche.
Fare musica significa, soprattutto se si inserisce all’interno di un percorso, farla insieme agli altri. Le esperienze di musica d’insieme aiutano a sviluppare nel bambino la capacità di fare le cose in armonia con gli altri, quindi ad ascoltare, a stare attento a quello che gli succede intorno, e a inserirsi armoniosamente nel gruppo.
Studiare la musica aiuta anche nello sviluppo del linguaggio: abituando il bambino a percepire e a distinguere i suoni fin da piccolissimo, lo facilita nell’articolazione dei suoni del parlato, stimolando alcune parti del cervello che vengono utilizzate a questo scopo.
Capire la musica significa anche coltivare una sensibilità particolare, che nella vita di un bambino di conseguenza in quella di un adulto, serve a migliorare il rapporto con gli altri, diventando più empatici e più tolleranti.
In inglese il verbo to play indica sia l’azione di giocare che quella di suonare. E questo è il modo in cui il bambino dovrebbe avvicinarsi alla musica e a uno strumento musicale: Giocando!
Questi sono i motivi per cui abbiamo ideato, insieme all’insegnante Valeria Patalano ed il partner Azur Village nell’ambito del progetto Ischia Zero6, il laboratorio di musica per i bambini che ha visto il suo momento di sintesi nell’orchestrina di Natale.
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