Territorio e famiglie nella comunità educante

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Il 3 luglio 2019 si è svolto il IV incontro formativo sulla Consulta Educativa Intergenerazionale di Comunità sul valore delle Reti interistituzionali nel contrasto alla dispersione scolastica e alla povertà educativa, con particolare attenzione al coinvolgimento delle famiglie.

A testimonianza del lavoro svolto, sono stati invitati l’Osservatorio provinciale di Palermo Distretto XIV che ha sede presso la Scuola Secondaria di Primo Grado R. Franchetti, partner di progetto, e l’Ass. DieSseA che sostiene ragazze e ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento, le loro famiglie e i docenti.

In merito alle ricadute positive degli interventi integrati tra scuola e territorio, la Dott.ssa Carla Cordaro OPT dell’Osservatorio, ha riferito dell’esperienza dell’Accordo di Rete, come strumento per coinvolgere attivamente le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado della II circoscrizione e zone limitrofe, nonché i Servizi Sociali comunali,  l’Area della scuola e realtà dell’infanzia Ufficio dispersione scolastica I e II circoscrizione, il Sevizio di NPI dell’ASP e il Consultorio Familiare, l’USSM e le organizzazioni del Terzo Settore. L’Accordo prevede, tra le altre cose, la realizzazione di iniziative volte a contrastare il fenomeno della Dispersione Scolastica e a promuovere il successo formativo dei minori con interventi di prevenzione, contrasto e contenimento del disagio psicoeducativo dei minori a rischio.

La dott.ssa Serena La Barbera dell’Ass. DieSseA ha, invece, riportato diverse esperienze nelle scuole che hanno visto coinvolti i genitori, moltiplicando gli effetti positivi delle Strategie didattiche motivazionali trasmesse ai ragazzi con DSA e BES. Infatti, tra gli obiettivi che l’associazione si propone nell’ambito del progetto Interaction vi è quello di facilitare l’accesso delle famiglie alle opportunità educative e di apprendimento non formale del territorio, rendendosi soggetti attivi nella co-costruzione della Comunità educante.

Per coinvolgere le famiglie nella rete degli interventi educativi, sono stati attivati nelle scuole Sportelli di ascolto per i genitori, percorsi formativi sui metodi di studio e sugli strumenti compensativi e dispensativi informatici per agevolare il processo di supporto motivazionale attivato a scuola con gli studenti stessi.

Tutte le azioni mirano essenzialmente alla creazione di presìdi ad alta specializzazione educante per affiancare le famiglie che vivono in realtà ad elevata fenomenologia di devianza sociale, o di povertà educativa, affinché i genitori stessi si attivino nella emersione delle difficoltà dei figli contribuendo al loro successo formativo e quindi ad un riscatto sociale che essi stessi avrebbero desiderato per loro.


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