Adolescenza: una seconda nascita per genitori e figli

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La Cooperativa Sociale IL FARO di Macerata (ente capofila del progetto G.O.A.L.S.), di concerto con  il Comune di Porto San Giorgio, l’ISC Nardi e il ricreatorio Don Bosco, ha strutturato un percorso di formazione per genitori ed educatori che prenderà avvio nel mese di Luglio e accompagnerà i partecipanti fino all’autunno inoltrato. La voglia è quella di confrontarci, grazie alla mediazione dei nostri professionisti, sulle dinamiche più difficili da comprendere e sostenere rispetto la fascia adolescenziale sia dal punto di vista dei genitori che dei ragazzi. Il fine ultimo sarà quello di stimolare la comunità ad usare i giusti strumenti per supportare il processo di crescita e di differenziazione che i ragazzi si trovano ad affrontare.

La crisi adolescenziale rappresenta sempre uno spartiacque: la fine dell’infanzia porta a una serie di cambiamenti rapidi, con il corpo che cambia e si modificano anche i processi cognitivi, il che può portare a una crisi d’identità. L’adolescente non si riconosce nel suo stesso corpo e deve trovare nuovi punti di riferimento al di fuori della famiglia ribellandosi alle regole in questa fase intermedia fra l’infanzia e l’età adulta.

Il termine crisi implica di per sé dei cambiamenti, e la necessità, per chi vuol superare la crisi stessa, di cambiare e di sapersi trasformare. Da questa prospettiva l’adolescenza costituisce una crisi esistenziale che non può essere elusa. L’adolescenza può essere infatti paragonata ad una seconda nascita piuttosto critica: il corpo muta, si svegliano le pulsioni sessuali, sorgono interessi prima sconosciuti, si avverte il bisogno di differenziarsi dai genitori, c’è voglia di autonomia alternata a bisogni di dipendenza, ma soprattutto ci si inizia a porre domande sul chi si è e dove si vuole andare.

Il primo bersaglio del cambiamento è rappresentato dal rapporto con i genitori che inizia ad essere messo in discussione, se prima il bambino si identificava con loro ora inizia a criticarli. Inoltre l’adolescente inizia a venire trattato in modo diverso, inizia ad essere visto come un individuo capace ormai di assumersi delle responsabilità ma nello stesso tempo non ancora del tutto autonomo.

Quindi cosa può fare un genitore?

A questa domanda proveranno a dare delle risposte i nostri psicologi Denise Cintio e Marco Splendiani impegnati in un primo evento martedì 28 Luglio, di una serie di incontri a Porto San Giorgio dal tema “Crisi adolescenziale: la relazione genitore-figlio”.

La volontà è quella di supportare e fornire degli strumenti adeguati ai genitori e agli educatori che si trovano a condividere il loro tempo con i ragazzi, per permettere agli adolescenti di crearsi un’identità coerente supportata da una relazione sana con gli adulti di riferimento. 

Continuate a seguirci per conoscere tutti gli sviluppi!

 

 

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