Ragazzi ancora in gioco
di consorziosir2
Ragazzi ancora in gioco – TRAIETTORIE EVOLUTIVE PER MINORI E GIOVANI ADULTI AUTORI DI REATO
Nella cornice di Palazzo Pirelli di Regione Lombardia, il 9 dicembre 2024, si è svolto l’evento di restituzione del progetto GameOn “Ragazzi ancora in gioco: traiettorie evolutive per minori e giovani adulti autori di reato”, promosso dal capofila Consorzio SIR, dedicato alle storie di vita di quei ragazzi che possono ancora cambiare rotta e ripensare il proprio futuro.
Il titolo di questa giornata “Ragazzi ancora in gioco” è legata al gioco inteso come gaming, strumento e linguaggio che si è rivelato utile per lavorare con i ragazzi, mentre le “traiettorie evolutive” sono relative ai percorsi che hanno accompagnato nell’ultimo triennio oltre 400 giovani autori di reato nel recupero e rimessa in discussione della propria direzione deviante con la costruzione di progettualità integrate con tutta la rete di riferimento.
Sono state raccontate storie di trasformazione attraverso esperienze concrete, evidenziando come progetti mirati possano offrire ai giovani una seconda chance.
Insieme al progetto “Game on: liberi di mettersi in gioco” finanziato dalla Impresa sociale con i bambini è stato presentato anche “Asteroidi” finanziato da Regione Lombardia; due iniziative che affrontano il problema da prospettive complementari intervenendo sia con i minori all’interno dell’IPM Beccaria, sia nel reparto giovani adulti di San Vittore, ma anche nei percorsi territoriali per i ragazzi in carico a USSM (Ufficio Servizi sociali per i minorenni del Ministero di giustizia).
Fra gli interventi, quello della dott.ssa Elisabetta Palù, Direttore reggente della CC di Milano San Vittore, che ha riportato che solo nel carcere di San Vittore si contano oltre 282 ragazzi tra i 18-25 anni, mentre 209 hanno tra i 25 e i 30 anni, spesso segnati da traumi e difficoltà a rispettare alle regole del sistema carcerario, per cui è stato importante intervenire con progetti mirati come questi per cercare di coinvolgere i giovani attraverso attività che catturassero il loro interesse combattendo la apatia e stimolando un percorso di crescita, e ha evidenziato che è necessario che queste attività trovino un sostegno stabile da parte delle Istituzioni senza interrompersi per mancanza di fondi.
Attraverso “Asteroidi” , progetto biennale che coinvolge 6 partner (Sir, Sherwood, Pratica, Cascina Biblioteca, Arca di Noè) sono stati realizzati laboratori interni all’Istituto penale di Milano San Vittore di writing, RAP e multimediale/podcast per favorire l’espressione creativa e la gestione delle emozioni, e avviata la sperimentazione della tecnica DBT (Dialectical behavior therapy) per migliorare la condizione di benessere dei ragazzi e ridurre la disregolazione emotiva e l’autolesionismo oltre a percorsi di reinserimento socio-lavorativo sul territorio milanese.
Per i ragazzi più fragili, sempre più numerosi, anche in conseguenza dei gravi traumi migratori o della provenienza da contesti multiproblematici, risultano importantissime le attività espressive di tipo laboratoriale, sviluppate anche all’interno degli Istituti, che permettono di liberare una parte emotiva che rimane altrimenti compressa e rischia di evolvere in autolesionismo o rischio suicidario.
La Coordinatrice dell’area carcere del Consorzio SIR Simona Silvestro, psicologa e criminologa, ha raccontato che questo progetto ha permesso negli anni di sviluppare interventi innovativi come un Centro diurno interno all’Istituto penale minorile Beccaria, al quale partecipano i ragazzi con maggiori fragilità, che faticano
a svolgere attività di tipo formativo e/o lavorativo e che punta sulla creazione di uno spazio dove la relazione è al centro e con la condivisione di attività del quotidiano e un laboratorio di arteterapia.
“Game on: liberi di mettersi in gioco” il progetto triennale finanziato da Impresa sociale con I Bambini sul bando “Cambio rotta” che si rivolge a giovani autori di reato segnalati all’autorità giudiziaria e già in carico ad USSM o ai Servizi sociali territoriali. Ha interessato 3 province lombarde: Milano, 5 ambiti a Sud- Ovest della Città Metropolitana, 5 ambiti della Provincia di Monza-Brianza e la Provincia di Pavia, e coinvolto 20 partner. Il modello è quello della presa in carico precoce, offrendo interventi di aggancio, supporto educativo di un case manager e protagonismo positivo dei ragazzi con la possibilità di riparare al danno sociale dove possibile prima che venga avviato il procedimento penale. A ciò si aggiungono azioni di prevenzione, sostegno delle famiglie e della comunità educante, e messa in rete con degli attori degli organismi della giustizia minorile, dei servizi sociali e del terzo settore.
L’area della formazione e del supporto all’inserimento lavorativo ha rappresentato una fetta importante degli interventi realizzati, in particolare con azioni formative specifiche nell’ambito della ristorazione e della caffetteria e bar ma anche nell’ambito dell’agricoltura sociale e della manutenzione del verde.
In modo innovativo i percorsi di gruppo hanno permesso ai ragazzi di sperimentare un’identità diversa da quella deviante e delle relazioni positive con gli altri ragazzi e operatori. Particolarmente efficaci sono risultate le attività di outdoor education: trekking in montagna, arrampicata, ma anche le attività sportive in gruppo guidati da educatori, come il pugilato.
Un’azione particolare del progetto Game on ha riguardato il tema dell’adozione e della devianza: partendo dagli studi che dimostrano il dato in crescita dei ragazzi adottivi che entrano nel circuito del penale minorile; Game on ha disegnato percorsi specifici rivolti a ragazzi adottivi e alle loro famiglie per affrontare la crisi, supportandoli attraverso azioni individuali e di gruppo.
Il 93% dei ragazzi seguiti nei percorsi sono maschi, il 59% sono minorenni tra i 14 e i 17 anni, mentre il 36 % hanno tra i 18 e i 21 anni. I giovani incontrati nei percorsi esterni di messa alla prova o detenzione domiciliare sono in prevalenza italiani o stranieri di seconda generazione nati in Italia, mentre si registra un numero più significativo di giovani stranieri, spesso giunti in Italia come minori non accompagnati, all’intero dell’IPM Beccaria in misura cautelare.
Nell’intervento della dott.ssa Tamara Trento, Dirigente della Struttura Inclusione sociale, contrasto alla povertà e marginalità della Direzione generale Famiglia solidarietà sociale, disabilità e pari opportunità, ha ribadito che Regione Lombardia è molto attenta alle persone sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria: la legge regionale del 2017 prevede delle azioni specifiche di tutela nei confronti di queste persone. Nell’ultimo biennio sono stati oltre 28 milioni di euro per azioni di inclusione sociale lavorativa nei confronti degli autori di reato, con particolare attenzione a minori e giovani adulti.
E’ stata sottolineata l’importanza che questi progetti possano trovare continuità e non interrompersi nei finanziamenti ma stabilizzarsi come risorse continuative a sostegno dei percorsi dei minori e giovani adulti.
Il dr. Francesco Marini dell’impresa sociale Con i bambini, ha portato il grosso investimento dell’Impresa con i bambini sul Bando Cambio Rotta sui ragazzi autori di reato, anche in contrasto ai fenomeni delle baby gang. L’importanza di questi progetti è stata quella di ritagliare percorsi sartoriali individualizzati per questi ragazzi ma occuparsi anche della comunità educante, ovvero famiglie e operatori e strutturare insieme una rete intorno ai ragazzi per supportarli integrando le risorse del terzo settore e delle Istituzioni.
La dott.ssa Capelli, Direttrice di USSM, ha evidenziato l’importanza di aver realizzato attraverso il Progetto Game on alcuni interventi specifici realizzati a favore di ragazzi adottivi autori di reato con percorsi formativi comuni tra Assistenti sociali del Servizio, inoltre il progetto ha rappresentato una risorsa
importante per le attività offerte ai ragazzi sia per i lavori socialmente utili che per potenziare le opportunità formative e lavorative,
Anche sul piano della sensibilizzazione il progetto Game on ha svolto un ruolo importante con oltre 1100 giovani intercettati con percorsi di prevenzione nelle scuole e nei CAG, attraverso l’utilizzo del gioco in scatola e del videogame prodotti insieme ai ragazzi.
I dati emersi hanno offerto uno spaccato toccante della realtà di questi giovani nel contesto metropolitano Così come metodiche terapeutiche innovative per ridurre problematiche comportamentali e psicologiche
L’evento è stato realizzato in collaborazione con Impresa sociale con i Bambini e Regione Lombardia con la collaborazione di tutti i partner dei progetti: Aeris, Arca di noè, Azalea, Azienda Speciale Consortile Consorzio Desio-Brianza, Cascina Biblioteca, Centro Servizi Formazione, Consorzio Comunità Brianza, Cooperativa Sociale Meta Onlus, Creativamente, Eos, Fabula, Fondazione Adolescere, Fondazione San Germano Onlus Varzi, Gruppi di Volontariato Vincenziano, La Grande Casa, Offerta sociale, Officina Lavoro, Melazeta, Pratica, ProgettoPersona, Sherwood, Spazio Giovani.
A questo link si trova la registrazione di tutto l’evento in Regione:
https://mediaportal.regione.lombardia.it/portal/watch/vod/52775
Qui le slide riassuntive 👉 GameOn Slide Riassuntive Progetto
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