La legalità è un percorso costante e quotidiano e la società civile deve esserne protagonista

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Inaugurato a Potenza il ‘Presidio Legalità’ nell’ambito del progetto G.A.I.A. Scienza

Se c’è un momento fortemente simbolico legato all’inaugurazione del ‘Presidio Legalità’ a Potenza (avvenuta nel pomeriggio del 9 giugno) è sicuramente rappresentato dal Prefetto di Potenza Michele Campanaro e del Procuratore Capo di Potenza Francesco Curcio, che prestano le loro voci per leggere due, emblematiche frasi poste proprio all’ingresso. La prima del Presidente Sandro Pertini e dedicata al rispetto della Costituzione; la seconda di Antonino Caponnetto, l’ideatore del pool antimafia, che esorta i giovani ad essere liberi e consapevoli.

Nasce così un luogo di confronto e di crescita, in cui il racconto della legalità sia Memoria ma anche Impegno; un luogo dedicato soprattutto alle nuove generazioni. Nasce a Potenza, negli spazi del teatro ‘Ricco’ del Ce.St.Ri.M., grazie al progetto G.A.I.A. Scienza. Un luogo aperto a tutti, che accoglierà laboratori dedicati alle scuole e che è stato ufficialmente inaugurato e accompagnato dalla presenza di quella rete necessaria alla lotta alle mafie: la magistratura, le forze dell’ordine, le istituzioni e la società civile.

”C’è stato un tempo- ha detto don Marcello Cozzi presidente del Ce.St.Ri.M., guardando i presenti- in cui era molto difficile, se non impossibile, trovarsi in una congiunzione astrale favorevole in cui tutti gli attori chiamati a combattere le mafie fossero allo stesso tavolo. C’è stato un tempo in cui questo non era scontato ed è stato un tempo in cui noi abbiamo sofferto tantissimo. Perchè i morti ammazzati c’erano ma ancora ci si ostinava a pensare che la Basilicata fosse un’isola felice. E invece, negli ultimi 50 anni, per combattere la mafia sarebbe bastato accettarne l’esistenza e non creare quei tanti buchi neri per i quali ancora non abbiamo risposte”.

”Il presidio è un viaggio in cui esercitare i diritti e parlare di valori attraverso le storie delle vittime innocenti- ha spiegato la referente Marianna Tamburrino- Lo faremo utilizzando tanti linguaggi: quello della fotografia, quello del cinema e della musica. Al centro della stanza abbiamo collocato la lunga lista di nomi di vittime innocenti delle mafie. Sul palcoscenico ci sono le foto di 4 donne lucane: Anna Esposito, Elisa Claps, Ottavia De Luise e Maria Antonietta Flora, simbolo delle verità negate anche nella nostra terra, dove le mafie esistono eccome”.

”Il Presidio è un luogo importante ed è bello che si voglia offrire, attraverso di esso, uno spunto di confronto e riflessione sulle tematiche legate alla legalità” ha detto il Prefetto Campanaro, ricordando le sue origini lucane e, soprattutto, i suoi esordi ai tempi della terribile faida di Montescaglioso, tra la fine degli Anni Ottanta e l’inizio degli Anni Novanta.

”La Basilicata si trova in una posizione geografica tra Puglia, Calabria e Campania e questo già di per sé significa che i traffici illeciti passino da qui- ha detto il Maggiore Marcello Abbenante della Dia- dire che la mafia non esiste in Basilicata è abbastanza difficile, è negare l’evidenza. Ma le indagini hanno consentito di acclarare la presenza di organizzazioni autoctone che hanno grandi e fitte collaborazioni con quelle più progredite e storiche”.

”Per combattere le mafie è necessario che si sviluppi un clima culturale favorevole- ha detto il Procuratore Francesco Curcio- e bisogna essere onesti e ammettere che questo clima culturale favorevole non c’è da anni nel nostro Paese. Io non ricordo una norma di legge che agevoli il nostro lavoro. Vedo solo norme che ci complicano la vita e, al contempo, non vedo norme che complichino la vita ai criminali. Non c’è più quel clima culturale favorevole che, anche da un punto di vista emotivo, fu creato dalla stagione delle stragi. Tiriamo a campare. Dimentichiamo in fretta”.

Ecco, uno dei grandi obiettivi del Presidio legalità è proprio questo: non dimenticare, conoscere, cambiare.

Il progetto G.A.I.A. Scienza è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. www.conibambini.org” .

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