Futuro Prossimo: un viaggio per contrastare la povertà educativa e la dispersione scolastica
di Save the Children Italia Onlus
INVITO
Futuro Prossimo: un viaggio per contrastare
la povertà educativa e la dispersione scolastica
Evento di chiusura progetto
13 ottobre 14.30 – 17.00
Auditorium Save the Children
Piazza San Francesco di Paola, 9 – Roma
Ragazzi e ragazze protagonisti del cambiamento in tre territori italiani – Marghera (VE), Latte Dolce (SS), Chiaiano (NA) – grazie a Futuro Prossimo, progetto selezionato dall’Impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, con capofila Save the Children Italia.
Un viaggio durato quattro anni che, attraverso il lavoro di rete e la partecipazione giovanile, ha permesso a giovani tra gli 11 e i 17 anni, di coltivare i propri talenti, esprimere le proprie idee e concorrere ai processi decisionali che riguardano il loro futuro.
Giovedì 13 ottobre, dalle 14.30 alle 17.00, a Roma, presso l’Auditorium di Save the Children, in piazza San Francesco di Paola 9, si terrà l’evento di chiusura di Futuro Prossimo, progetto selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Un momento di condivisione degli obiettivi raggiunti, ma soprattutto l’occasione per ragionare con l’intera comunità educante – istituzioni, scuole, famiglie, realtà del terzo settore – sulle lezioni apprese nei quattro anni di progetto e mettere a punto strategie sempre più efficaci nel contrastare la povertà educativa e la dispersione scolastica in Italia.
Saranno presentati i dati relativi ai risultati ottenuti, le Linee Guida per la costruzione di reti, la promozione della partecipazione giovanile e della didattica inclusiva e prenderanno la parola i principali attori che hanno reso possibile l’intervento.
A raccontare il viaggio di Futuro Prossimo, le specificità territoriali, le azioni intraprese e le aspettative per il domani saranno direttamente gli educatori e le educatrici, gli insegnanti e i rappresentati istituzionali e soprattutto i ragazzi e le ragazze, protagonisti principali dell’intero progetto. E proprio ai giovani è affidata la stesura di un documento di restituzione che, a partire dall’esperienza maturata, riporti tre indicazioni per il lavoro futuro della comunità educante.
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