Doti educative di comunità: un’opportunità concreta a sostegno delle fragilità, ma anche delle eccellenze
di Save the Children Italia Onlus
Il progetto Futuro Prossimo prevede per ogni territorio l’erogazione di doti educative di comunità, uno strumento per offrire ai ragazzi e alle ragazze percorsi educativi personalizzati. I dettagli nell’intervista a Julia Di Campo, esperta nazionale povertà educativa e local coordinaor di Futuro Prossimo Venezia – Save the Children Italia
Cosa sono le doti educative di comunità?
- Le doti educative sono degli strumenti che come Save the Children abbiamo costruito già nel 2014, come azioni individuali per supportare il benessere dei bambini e delle bambine sul territorio nazionale. Le doti educative di comunità sono sostanzialmente un’evoluzione che è stata pensata all’inizio del progetto Futuro Prossimo, che fa tesoro di tutto il percorso storico che abbiamo costruito, ma che prevede non solo l’ingaggio dei beneficiari attraverso i Punti Luce, ma anche la possibilità di poter lavorare con le comunità locali. Fare una dote educativa di comunità significa ascoltare il territorio, ascoltare le necessità dei giovani che possono provenire da diverse realtà, quelle stesse che fanno parte della comunità educante in questo caso del progetto.
I beneficiari come vengono individuati?
- I beneficiari vengono individuati o all’interno di Futuro Prossimo o attraverso la rete di relazioni che il progetto ha creato. Quindi vengono individuati dalle scuole partner, dalle associazioni sportive, teatrali e culturali che fanno parte dei tavoli territoriali. Per fare un esempio concreto: delle Reti ad Alta Intensità Educativa di Mestre, Marghera e Venezia centro storico, fanno parte circa 80 realtà con cui abbiamo condiviso l’obiettivo di sostenere il benessere dei ragazzi e delle ragazze – dando loro la possibilità di poter realizzare dei percorsi che talvolta per motivi economici non potevano affrontare – , ma anche di pensare e sostenere percorsi di eccellenza. Le doti educative di comunità non sostengono solo le fragilità, ma sono opportunità anche per far fiorire nuovi talenti.
Qual è il budget destinato alle doti educative di comunità di Futuro Prossimo e quanti saranno i beneficiari?
- Il budget complessivo per ogni beneficiario è di 1000 euro, destinato all’acquisto della progettazione educativa (es. percorso musicale, teatrale, sport ecc) e delle strumentazioni (strumentazione sportiva, libri, tablet). I beneficiari saranno in tutto circa 140. Sui tre territori sono già stati attivate diverse doti educative di comunità che avremo modo di raccontare nel dettaglio nelle prossime settimane.
Per attivare una dote educativa di comunità viene stipulato un patto. In cosa consiste?
- La dote educativa di comunità è un percorso che si realizza attraverso vari strumenti, si basa sempre sui desiderata dei ragazzi e delle ragazze e si fonda sul patto educativo che viene sottoscritto dal beneficiario/a, dalla famiglia o dal tutore legale, con il coinvolgimento delle scuole con gli insegnanti di riferimento e ovviamente con le associazioni e gli attori che riteniamo possano contribuire alla realizzazione della dote. Il patto educativo stabilisce un percorso condiviso che mette al centro i giovani beneficiari.
Una volta attivata la dote, come si verifica se il percorso avviato sta rispondendo alle aspettative del beneficiario e di quanti hanno stipulato il patto?
- È previsto il monitoraggio della dote, che avviene in momenti distinti: momento di avvio, un momento in itinere in cui ci si racconta, ascoltando quindi la voce del beneficiario, e poi un momento finale. Sono, inoltre, previste delle figure di tutor individuati o nei partner, o tra gli insegnanti se la dote educativa proviene dalla scuola, o nell’associazione/realtà coinvolta. La figura educativa più vicina al beneficiario o alla beneficiaria sarà quella responsabile di monitorare, ascoltare, tracciare come sta andando il percorso della dote educativa di comunità. Infine, viene consegnato ai beneficiari e alle beneficiarie anche un diario di narrazione che ognuno è libero di compilare e che può decidere o di condividerlo per raccontare la sua esperienza o tenerlo per sé, come traccia del percorso effettuato.
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