I ragazzi e le ragazze di Futuro Prossimo parlano di diritti a Chiaiano

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© Adriano Foraggio per Save the Children Italia

A Napoli, nel quartiere di Chiaiano, gli studenti e le studentesse dell’IC Nazareth e dell’IS Giancarlo Siani hanno deciso, lo scorso 16 maggio, di organizzare una mattinata nel loro quartiere, al Parco Cupa Spinelli, per poter parlare di diritti al loro territorio.

Da ottobre 2018 i ragazzi e le ragazze hanno partecipato attivamente ai laboratori proposti in orario scolastico dagli educatori di Easlab, associazione che insieme a Save the Children e a CGD Napoli , implementa a Chiaiano le attività di Futuro Prossimo, progetto finanziato da Impresa Sociale Con i Bambini. Dopo essersi interrogati sui propri diritti, su una scuola inclusiva e su come essere protagonisti del proprio territorio, gli studenti hanno avuto la possibilità di preparare delle performance artistiche, scegliere degli slogan e progettare a loro volta attività rivolte ai loro coetanei, che permettessero di esprimere liberamente che cosa vogliono dal proprio futuro e in che modo hanno intenzione di costruirlo.

Il corteo pacifico è stata un’attività voluta fortemente dai ragazzi e le ragazze per condividere l’esperienza di “manifestare” per i loro diritti con gli operatori che li hanno accompagnati in questo percorso di consapevolezza, attraverso la diffusione della CRC (Convention on the Rights of the Child) e l’elaborazione dei contenuti, promuovendo il loro protagonismo.

© Adriano Foraggio per Save the Children Italia

E’ stato veramente emozionante leggere negli occhi di ognuno di loro l’entusiasmo con cui hanno vissuto quest’esperienza, la naturalezza con cui hanno fatto sentire la propria voce al territorio affinché, a partire dalle loro idee, si rafforzi la comunità educante.

La voce degli adolescenti è stata dolce e rispettosa, ma al contempo forte e decisa, chiaro segnale del fatto che hanno tanto da insegnare agli adulti e tanta voglia di cambiare il mondo.

Attraverso le performance artistiche, preparate nel corso dei laboratori motivazionali, gli adolescenti hanno potuto declinare messaggi di grande importanza in un linguaggio contemporaneo e fresco, scegliendo canzoni e gesti del loro quotidiano, proponendoli in una forma completamente nuova.

© Adriano Foraggio per Save the Children Italia

Questo è stato sicuramente un momento significativo che ha messo in luce le loro innumerevoli risorse ed ha restituito il senso del lavoro svolto dagli operatori del Progetto in questi mesi, perché i ragazzi e le ragazze hanno avuto l’opportunità di esprimersi, di avere visibilità e di essere ascoltati dai coetanei, dagli adulti, dalla comunità.

La gioia e la soddisfazione dei docenti che hanno partecipato alla mattinata sono state tangibili ed hanno riferito di essere stati piacevolmente colpiti dalle doti comunicative dei loro studenti, che hanno messo in campo le loro capacità con determinazione e coraggio suscitando emozioni e riflessioni.

© Adriano Foraggio per Save the Children Italia

Infatti, ogni performance è stata vissuta e proposta in un’ottica di coinvolgimento costante di tutti i presenti, come veri e propri flash-mob, e ciò ha favorito l’instaurarsi di un clima di divertimento e partecipazione che ha accompagnato tutto l’evento, ridefinendo l’idea di “fare gruppo”.

Il divertimento e la partecipazione hanno accompagnato anche i laboratori aperti, che hanno caratterizzato la parte conclusiva della mattinata, i quali hanno permesso ai ragazzi e alle ragazze di sperimentarsi in giochi cooperativi ed attività creative, stimolando la condivisione di regole e favorendo l’inclusione di tutti.

© Adriano Foraggio per Save the Children Italia

Gli adolescenti, con i loro sorrisi e la loro creatività, sono riusciti a trasformare, in questa mattina all’aria aperta, il grigio della periferia in mille colori, con la leggerezza della gioventù, con il gioco, con la sicurezza di essere ascoltati e la certezza che il domani sarà migliore dell’oggi.

La vera ricchezza dell’umanità sta nella complicità, nella passione e nell’entusiasmo di questi ragazzi e di queste ragazze, nella genuinità dei loro sguardi c’è la speranza e nelle loro mani c’è il futuro.

©Adriano Foraggio per Save the Children Italia

Le stesse mani che in quest’occasione hanno lanciato il messaggio che Eglantyne Jebb lanciò 100 anni fa fondando Save the Children: “STOP alla Guerra sui Bambini”; affinché crescere in armonia non sia più una fortuna per qualcuno, ma una certezza per tutti.

Post a cura di Antonio Caiazzo, coordinatore locale di progetto – Napoli per Save the Children Italia

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