Un’estate all’avventura: il campeggio di Futuro Aperto in Lunigiana
di lacasasullarocciaonlus
Nel mese di luglio, i Prati di Logarghena, località dell’Appennino Tosco-Emiliano, hanno ospitato il campeggio di Futuro Aperto, che ha coinvolto oltre 30 adolescenti in un’esperienza indimenticabile, tra natura, socialità e divertimento.
L’iniziativa, completamente gratuita e della durata di due giorni, è stata organizzata da tutti i partner del progetto che, in sinergia, hanno sviluppato un programma ricco di attività e di momenti di svago. In particolare, Aurora Domus e Sigeric, realtà impegnate in Lunigiana, sono state guide preziose per esplorare il territorio, percorrere sentieri e osservare le stelle.
Movimento, gioco e scoperta
Nella cornice montana, a 1.000 metri di altitudine, i ragazzi, accompagnati da educatori e guide turistiche e ambientali, hanno dormito una notte nel bosco, a due passi dal Rifugio Mattei, appoggio importante dove poter anche cucinare alla sera.
Ognuno si è cimentato, per la prima volta, nel montaggio delle tende: grazie al lavoro di squadra e all’aiuto di giovani scout, le difficoltà sono state superate! Poi, un po’ di gioco sui prati e di sport di gruppo, come il roverino.
Più tardi, invece, gli adolescenti hanno fatto trekking, raggiungendo la Baita Tifoni, bivacco del CAI – Club alpino italiano (sezione di Pontremoli), costruito interamente in pietra, nel cuore dell’Appennino. Al ritorno, alcune ragazze, che hanno preferito non andare a camminare, hanno accolto i compagni con una gustosa merenda.
La magia del bosco di notte
Dopo cena, un’ultima passeggiata nel verde prima di dormire. Un modo per imparare ad orientarsi al buio, muniti soltanto delle luci frontali, ammirare le stelle, senza inquinamento e rumore… Se non quello dei campanacci degli animali, ancora al pascolo!
Pastori per un giorno
Al risveglio, gli adolescenti hanno lasciato il rifugio per spostarsi a valle e incontrare la pastora transumante Cristina Mariotti. Durante la visita alla sua azienda agricola, che si chiama “La Nera”, dal colore della lana scura delle pecore massesi che alleva, insieme con le capre, i ragazzi hanno provato a mungere e a preparare il formaggio. Un’occasione per scoprire un mestiere antico, oggi svolto a livello imprenditoriale, per rafforzare la consapevolezza ambientale e il rispetto degli animali.
Il campeggio di Futuro Aperto è stato un importante spazio di condivisione, di avventura e di conoscenza del territorio. Mancando quasi sempre la connessione ad Internet, anche di “digital detox”!
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