Campo Futuro Aperto 2023

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Nella pineta secolare di Suvero, ad 850 metri di altitudine, spicca una piramide celeste. È l’Oasi francescana, spazio di accoglienza e di integrazione, dove suor Candida si è presa cura, per sessant’anni, dei bambini orfani. Dal 2014, Caritas La Spezia offre ristoro alle famiglie e ai turisti che desiderano trascorrere qualche giorno nella valle più verde d’Europa: la Val di Vara, che detiene il primato della biodiversità.

Proprio qui, Futuro Aperto – progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e cofinanziato da Fondazione Carispezia – ha organizzato il proprio campus estivo: due giorni di condivisione, di divertimento, ma anche di riflessione, per fare squadra, conoscere il territorio e conoscersi. Oltre 20 partecipanti, ragazzi tra i 12 e i 17 anni, ospiti di La Casa sulla Roccia, Mondo Nuovo Caritas e Gulliver, studenti delle scuole secondarie di primo grado della provincia, hanno vissuto un’esperienza unica, a contatto con la natura e instaurando nuove amicizie.

Un trekking dolce nel bosco

Siamo partiti lunedì 26 giugno 2023 dalla Spezia, con uno dei pullman di Croce Rossa Follo. Abbiamo raggiunto l’oasi, percorrendo l’ultimo tratto a piedi, per una passeggiata di 400 metri, nel fresco e con il profumo di pino nero. Dopo esserci sistemati nelle varie camere, arredate come una vera e propria baita alpina, abbiamo fatto merenda. Rifocillati, in marcia per la prima avventura di Campo Futuro Aperto: un trekking dolce guidato da Sabina Arioni, biologa della Cooperativa Hydra, e da Pamela O’Shaughnessy, responsabile dell’oasi LIPU di Arcola (SP).

Abbiamo camminato per 7 chilometri, scoprendo parte dell’Alta Val di Vara: nel bosco di conifere, abbiamo ascoltato il canto della capinera, incontrato una rana rossa e osservato il seme dell’acero: “Il frutto di questo albero – ha spiegato Pamela – ha la forma di due ali. Sapete perché? Quando cade dalla pianta madre, cerca di volare il più possibile lontano, per dare vita ad un nuovo esemplare, che goda di spazio e di luce. Per questo, cerca di distanziarsi al massimo!”.

Quante storie intorno al falò

Tornati alla base, dopo un po’ di relax, i ragazzi hanno contribuito ad apparecchiare la tavola per una serata di magia: abbiamo fatto un falò nel prato della nostra oasi, tra chiacchierate, dolci offerti da don Luca Palei, direttore di Caritas, che è venuto a trovarci, e musica africana. Un giovane senegalese, che vive alla Cittadella della Pace di Pegazzano (SP), ci ha fatto conoscere la musica “flac”; un altro, appassionato di rap, ci ha intrattenuto con canzoni composte personalmente.

Martedì mattina siamo stati in piscina al Cuccaro Club: nuoto, tuffi e sole, in un ambiente rilassante, dove abbiamo anche acquistato ottime torte di verdura e di riso per il pranzo, che abbiamo accompagnato a formaggi e salumi prodotti dalla Trattoria dei Cacciatori, ai Casoni. Un pasto per apprezzare specialità a chilometro zero, genuine e ghiotte!

La voce dei ragazzi

Infine, abbiamo dedicato le ultime ore del campus alla ricerca: gli adolescenti hanno risposto al questionario realizzato dall’impresa sociale MoCa Future Designers, un’indagine quantitativa sulla povertà educativa, progettata per ascoltare bisogni e desideri delle nuove generazioni e sviluppare insieme con loro attività formative.

Prima di salutarci, il gioco di rubabandiera ha divertito e reso una squadra. Quella di Futuro Aperto!

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