Energia, robotica e coding con FLIC!

A noi di FLIC piace approfittare di ogni momento libero per organizzare esperienze di scoperta e conoscenza per i nostri ragazzi e ragazze, così durante le vacanze di Carnevale abbiamo organizzato una gita fuoriporta.

Siamo andati in visita al Fenice Green Energy Park che di interessante ha già il nome: “è un embrione di Smart City”, come si legge nel sito, “che promuove i temi del Green Deal e dei New Jobs”. Un ambiente decisamente interessante per i nostri giovani che hanno affrontato in questi anni i temi dell’Agenda 2030 in ottica di orientamento pensando a quali sfide stanno loro a cuore ed esplorando le professioni del futuro che potrebbero nascere dalle necessità ed emergenze del nostro tempo.

L’idea del parco nasce nel 2000, ad opera degli scout di Padova, con l’intento di recuperare un’area degradata, divenuta negli anni una discarica a cielo aperto. Un processo lungo, un progetto che ha permesso a questa “Fenice” di diventare oggi: un polo di formazione ed educazione sui temi della sostenibilità e delle energie rinnovabili. 

I ragazz* hanno avuto la possibilità di conoscere, comprendere e sperimentare come funzionano le varie fonti di energia.

Buona parte del nostro tempo è stata dedicata al conoscere i pincipi della robotica di base e alla sperimentazione del coding attraverso un laboratorio in cui i ragazzi a gruppi dovevano programmare e far fare movimenti a dei robot… ne è uscita una bella, ma soprattutto simpatica, gara di ballo tra robot!

Negli ampi spazi sia interni che esterni del parco i ragazzi hanno potuto giocare, chiacchierare, divertirsi rafforzando la relazione che tra loro hanno costruito nel tempo, ma anche hanno potuto fare nuove amicizie tra alunni e alunne di Istituti Comprensivi e plessi scolastici differenti. Freschi di scelta scolastica, sono stati inevitabili gli scambi e i confronti sul futuro e anche se il nostro progetto è agli sgoccioli ci piace immaginare i loro percorsi “intrecciati” per aver condiviso esperienze, vissuto FLIC come un’appartenenza (sono e saranno sempre i ragazzi e le ragazze di FLIC) e li vediamo già riconoscersi incrociandosi nei corridoi delle scuole superiori, o per le strade delle città in cui si recheranno, o nei mezzi pubblici che prenderanno.