ITINERARI DI FOTOGRAFIA PER COMUNICARE CON LE IMMAGINI
di laesse
Da oltre due anni il progetto FLIC propone ai ragazzi e alle ragazze momenti laboratoriali con l’intento di aumentare la consapevolezza di sé, di esplorare il territorio e raccogliere esperienze per “pensare al futuro”.
Noi “educatrici d’orientamento”, cerchiamo di porre attenzione ai grandi e piccoli passi che i ragazzi e le ragazze – e gli adulti che stanno intorno a loro – stanno compiendo.
Il nuovo anno scolastico ci ha restituito un centinaio di voci cambiate, piedi cresciuti, emozioni prorompenti, corporature ridefinite, legami e amicizie nuove, sguardi assenti e profondi, sensibilità mutate, modi nuovi per ascoltare e ragionare, raccontarsi e socializzare.
Ed ecco che allo Space di Camposampiero abbiamo proposto, da dicembre ad oggi, un percorso di cinque appuntamenti dal titolo “Raccontare con gli occhi”. Sono state occasioni in cui grazie al supporto di alcuni professionisti dell’immagine i ragazzi e le ragazze hanno ascoltato racconti di esperienze di vita, hanno scoperto strumenti e linguaggi per esplorare, conoscere, farsi conoscere, per guardare e porre attenzione a ciò che sta intorno e a ciò che si sente. Strumenti e tecniche per dare la propria prospettiva sulle cose, su ciò che vediamo e come lo vogliamo comunicare.
La maestria di Michele ed Alberto Pelosin, tra gli anni, le evoluzioni e la storia di uno studio fotografico ha catturato gli sguardi e generato domande: “Che cosa guida ogni giorno il vostro lavoro, come funzionava prima del digitale, cosa bisogna studiare, come si modificano le foto e come si stampano, cos’è un set fotografico”.
La passione per la fotografia di Valerio di Fotoclub Visione Libera ha guidato la proposta dei laboratori seguenti: trick sulla prospettiva, la giustapposizione, i punti di fuga ed i terzi, flash o non flash, filtri, bianco e nero, i grandi della fotografia, come reagiamo alle immagini con il cuore e con la testa.
La sua professionalità e la sua storia, condivise con una trentina di ragazzi e ragazze, son diventate occasioni per scorgere particolari e per imparare a raccontare con gli occhi. Per provare a scegliere che sguardo dare sulle cose che ci interessano e provare a comunicarlo.
I ragazzi e le ragazze, per le strade di Camposampiero, hanno sperimentato tutto ciò realizzando circa ottanta fotografie che costituiscono una mappa di immagini e significati. Una mappa di luoghi vissuti ogni giorno, comodi, riconoscibili, dove trovarsi con gli altri. Di luoghi che sanno di futuro, di mestieri e di scuola superiore, attesi e presenti, vicini e lontani. Dipende dalla prospettiva.
Luisa Morosinotto
Educatrice di La Esse per il progetto FLIC
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